Investing.com - L’euro scende questo lunedì dopo i risultati iniziali delle elezioni italiane di ieri da cui è emerso che non c’è stata una vittoria netta, mentre il dollaro rimane sulla difensiva nei timori per la prospettiva di una guerra commerciale.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,15% a 1,2297 alle 03:13 ET (08:13 GMT).
Sulla moneta unica pesano i risultati degli exit poll italiani, da cui è emerso che gli elettori hanno favorito i partiti anti-establishment e di estrema destra, dando loro una considerevole influenza nella creazione di un nuovo governo.
Senza un partito che abbia ottenuto una vittoria netta, l’Italia probabilmente sprofonderà in un periodo prolungato di instabilità politica, che potrebbe lasciare in stallo le riforme economiche nella terza economia della zona euro.
L’euro si era inizialmente rafforzato nella notte sulla scia della notizia che i Socialdemocratici tedeschi hanno votato a favore di un governo di coalizione, consentendo ad Angela Merkel di essere cancelliere per la quarta volta.
L’euro si attesta al minimo di sei mesi contro lo yen, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,41% a 129,70.
La valuta nipponica sale anche contro il dollaro, con il cambio USD/JPY in calo dello 0,27% a 105,45, oscillando poco al di sopra del minimo di 16 mesi di venerdì di 105,24.
Il dollaro rimane sulla difensiva dopo che il Presidente Donald Trump giovedì scorso ha annunciato l’intenzione di imporre pesanti dazi sulle importazioni di acciaio ed alluminio, scatenando i timori per una guerra commerciale con i principali partner commerciali come Cina, Unione Europea e Canada.
Questi paesi, che sono i maggiori possessori di Buoni del Tesoro USA, potrebbero protestare contro la decisione riducendo i possedimenti di asset statunitensi.
Lo yen era già stato spinto dalle parole della scorsa settimana del Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda secondo cui la banca discuterà una chiusura del suo aggressivo programma di allentamento monetario nel 2020 se si dovesse raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,13% a 90,07, spinto dall’euro debole.
Anche la sterlina scende contro il dollaro, con il cambio GBP/USD giù dello 0,15% a 1,3777.