Investing.com – I futures sul petrolio greggio sono saliti al massimo di tre giorni dopo gli scambi ridotti del post-capodanno, tra i timori su un’interruzione delle forniture di petrolio iraniano che hanno spinto i prezzi.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a febbraio sono stati scambiati a 100,69 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, salendo dell'1% nella prima seduta di Borsa del 2012. Gli scambi del NYMEX sono rimasti chiusi per la festivitù di Capodanno
I prezzi precedentemente erano saliti dell’1,2% a 100,91 al barile, il massimo dal 28 dicembre.
La notizia di ieri che l'Iran aveva prodotto la sua prima barra di combustibile nucleare ha ingigantito le preoccupazioni in corso su una potenziale interruzione di forniture di petrolio iraniano.
La notizia è arrivata dopo che la Repubblica islamica ha dichiarato di aver sparato due test di missili a lungo raggio durante il fine settimana come parte di un’esercitazione navale in corso nello stretto di Hormuz.
Lo Stretto di Hormuz, che si trova tra Iran e Oman, è uno dei più importanti canali del petrolio del mondo, attraverso il quale passa circa il 33% del petrolio scambiato in tutto l'oceano, secondo le informazioni dell’autorità dell’Energy Administration Americana.
L'Iran è il quarto produttore mondiale di petrolio, ed ha prodotto circa il 5% del petrolio mondiale nel 2010. La minaccia di una grave interruzione dell'approvvigionamento del paese ha contribuito a sostenere i prezzi del petrolio nelle ultime settimane.
I prezzi del greggio hanno trovato un ulteriore sostegno da un rapporto che mostra che l'attività manifatturiera cinese è tornata in territorio positivo a dicembre dopo la contrazione nel mese di novembre.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli Stati Uniti ed è stato il motore della crescita della domanda.
Ma le preoccupazioni per problemi finanziari della zona euro sono rimaste al centro dell'attenzione poiché gli investitori attendono una serie di eventi chiave in questo mese, tra cui le aste di bond tedeschi e francesi nel corso della settimana.
Il 9 gennaio, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel si incontreranno per discutere le nuove regole per far rispettare la disciplina di bilancio in tutta l'Unione europea.
Gli sviluppi della zona euro hanno dominato gli scambi nel mercato del petrolio negli ultimi mesi del 2011, tra le preoccupazioni che la crisi del debito sovrano possa innescare un rallentamento economico più ampio e frenare la domanda di petrolio.
Sull’ ICE Futures Exchange, i future del petrolio Brent con consegna febbraio hanno segnato un’impennata del 2% a 109,39 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e il greggio a 8,70 dollari al barile.