MILANO (Reuters) - Andamento negativo per il mercato obbligazionario italiano, all'indomani della decisione a sorpresa della Banca centrale europea di escludere dalla prossima settimana i titoli di Stato greci dal novero degli strumenti utilizzabili dagli istituti di credito ellenici come collaterale nelle operazioni di rifinanziamento presso Francoforte.
"E' certamente una scelta che aumenta la pressione su Atene, ma anche sugli altri governi perché si trovi una soluzione", dice un operatore.
Intorno alle 12,30 il tasso del decennale italiano sale a 1,571% da 1,549% della chiusura di ieri, e lo spread con l'analoga scadenza del Bund sale a 121 punti base dai 118 di ieri sera.
La mossa della Bce, che ha messo fine all'esenzione dai requisiti creditizi previsti per i bond greci, concessi sulla base dell'adesione al programma di salvataggio il cui proseguimento è incerto dopo la vittoria di Syriza, ha ridotto la propensione al rischio degli investitori, pesando sull'intera periferia.
Come già osservato nelle precedenti sedute, tuttavia, l'incerto esito della saga greca non provoca reazioni particolarmente scomposte sull'obbligazionario italiano, complice l'imminente varo di un programma di acquisto di titoli di Stato da parte della stessa Bce.
"Fino ad ora le finestre negative si sono rivelate 'buying opportunity'. La volatilità nei prossimi giorni è destinata a restare sostenuta, anche se con il quantitative easing pronto a partire il trend positivo non sembra in discussione", aggiunge il dealer.