Investing.com - Il dollaro riduce le perdite contro le altre principali valute questo giovedì, dopo la pubblicazione dei dati migliori del previsto sulle richieste di sussidio di disoccupazione USA, ma il biglietto verde resta debole mentre i riflettori sono puntati sul referendum britannico sulla possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 18 giugno è sceso di 18.000 unità a 259.000 dal totale della settimana precedente di 277.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 7.000 unità a 270.000 la scorsa settimana.
Il cambio GBP/USD balza dell’1,13% ad un nuovo massimo di sei mesi di 1,4826, dopo il sondaggio che ha rivelato un vantaggio della campagna “Remain” nel referendum sulla Brexit.
Il sondaggio condotto da Ipsos MORI per l’Evening Standard mostra un 52% di favorevoli a restare nell’UE contro il 48% dei contrari.
La sterlina si è rafforzata ieri quando ieri il sondaggio di YouGov per il Times ha indicato che il 51% degli elettori supporta la permanenza dell’UE, mentre il 49% è a favore della Brexit; precedentemente un altro sondaggio di YouGov aveva rivelato un aumento delle preferenze per l’uscita.
Un secondo sondaggio, condotto da ComRes per il Daily Mail e la rete televisiva ITV (LON:ITV) ha mostrato un 48% di favorevoli a restare ed un 42% di contrari.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,81% a 1,1388.
Questa mattina il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero tedesco è salito a 54,4 a giugno da 52,1 del mese precedente, superando le aspettative di un calo a 52,0.
L’indice PMI dei servizi in Germania è sceso a 53,2 questo mese da 55,2 di maggio.
Secondo Markit, inoltre, l’indice PMI per il settore manifatturiero in Francia ha visto un calo a 47,9 a giugno da 48,4 del mese precedente, contro le aspettative di un aumento a 48,8.
L’indice PMI dei servizi in Francia è sceso a 49,9 questo mese da 51,6 di maggio.
L’indice PMI composito della zona euro, che comprende il settore manifatturiero e quello dei servizi, è sceso a 52,8 di giugno da 53,1 del mese precedente.
Il dollaro sale contro lo yen, con il cambio USD/JPY che balza dell’1,32% a 105,79 e scende contro il franco svizzero, con la coppia USD/CHF in calo dello 0,18% a 0,9570.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,97% al massimo di nove mesi di 0,7571 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,88% al massimo di 12 mesi di 0,7225.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,83% a 1,2738, il minimo dal 10 giugno.
Le valute legate all’oro nero si rafforzano con il prezzo del greggio in ripresa dopo le perdite di ieri seguite ai dati della U.S. Energy Information Administration da cui è emerso un calo minore del previsto delle scorte USA la scorsa settimana.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,59% a 93,26, il minimo dal 6 maggio.