Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo giovedì, in attesa del report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, mentre il sentimento sullo yen resta sotto pressione e gli investitori attendono la decisione di politica monetaria della Banca d’Inghilterra.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,53% a 108,98.
Il sentimento sullo yen resta vulnerabile da quando lunedì il Ministro delle Finanze nipponico Taro Aso ha dichiarato che le autorità finanziarie sono pronte ad intervenire sul mercato monetario se le eccessive oscillazione della valuta dovessero pesare sull’economia del paese.
Tuttavia, questa mattina il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha spiegato che è difficile che il ministero delle finanze possa indebolire intenzionalmente lo yen per dare slancio alle esportazioni.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,14% a 1,1409.
Il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,4438, ed in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,20% a 0,9692.
Si prevede che oggi la BoE mantenga invariati i tassi di interesse allo 0,5% ed il programma mensile di acquisti di stimolo a 375 miliardi di sterline.
Gli investitori attendono i commenti del Governatore della BoE Mark Carney, previsti dopo la dichiarazione di politica monetaria, per avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale.
La sterlina è andata sotto pressione negli ultimi mesi nei timori per la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta Brexit. Il 23 giugno si terrà un referendum per decidere il futuro del paese come membro dell’UE. Carney ha più volte spiegato i rischi posti dalla Brexit alla crescita economica britannica.
Il dollaro australiano scende, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,56% a 0,7335, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,6822.
Intanto, il cambio USD/CAD è pressoché invariato a 1,2848.
Il loonie, legato alla materia prima, ha trovato supporto grazie alla ripresa del prezzo del greggio dopo i dati di ieri della U.S. Energy Information Administration secondo cui le scorte statunitensi sono scese di 3,4 milioni di barili a 540 milioni di barili la scorsa settimana, rispetto alle aspettative degli analisti di un aumento pari a 714.000 barili.
I dati sono passati in secondo piano in seguito alla notizia del previsto aumento della produzione da sabbie petrolifere in Canada dopo l’incendio che ha ridotto la produzione di più di un milione di barili al giorno.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,17% a 93,96.