Investing.com - La lira turca schizza questo martedì, la moneta ha ripreso stabilità dopo due giorni di forti vendite sulla scia della promessa da parte della banca centrale del paese di fornire liquidità in risposta alla crisi che ha sconvolto i mercati globali.
La lira segna un’impennata dell’8% a 6,4172 contro il dollaro, prima di attestarsi a 6,4250, con un rimbalzo del 6,7% sulla giornata (USD/TRY).
La moneta è crollata al minimo storico di 7,1289 ieri, nei crescenti timori per il peggioramento dell’attrito diplomatico con gli Stati Uniti.
I timori per l’aumento dell’influenza del Presidente Tayyip Erdogan sull’economia e la sua riluttanza ad alzare i tassi di interesse malgrado l’aumento dell’inflazione hanno pesato sulla lira quest’anno.
Anche le valute di altri mercati emergenti hanno visto una ripresa, con il rand sudafricano e il rublo russo in salita.
L’euro sale dello 0,1% contro il dollaro a 1,1420, dopo essere sceso al minimo di 13 mesi di 1,1365 ieri.
Il calo dell’euro si registra tra i timori che i problemi economici turchi possano pesare sulle banche europee.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 96,06, dopo essere salito al massimo di 13 mesi di 96,39 ieri.
Lo yen scende contro il dollaro, con la coppia USD/JPY su dello 0,4% a 111,10, staccandosi dal minimo di un mese e mezzo di 110,10 di ieri.