Investing.com - I futures del petrolio si staccano quest’oggi dai minimi da luglio toccati nelle ultime ore; tuttavia i guadagni restano limitati da una serie di dati deboli manifatturieri che hanno riacceso i timori sulla crescita globale.
I traders del petrolio sono concentrati inoltre sui dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati dalla US Energy Information Administration nel corso della giornata.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 86,89 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,25%.
I prezzi sulla borsa di New York sono stati nel range tra 87,47 dollari al barile, il massimo giornaliero ed il minimo della seduta di 86,27 dollari al barile, il minimo dal 13 luglio.
I prezzi sono stati sotto forte pressione nelle ultime sedute per via dei timori sulla crescita globale e per la ricaduta del rallentamento sul futuro della domanda.
Markit ha affermato che l’indice PMI relativo al settore manifatturiero della zona euro è sceso a 45,3 a ottobre contro la lettura di 46,1 a settembre. Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse al 46,6 a ottobre.
L’indice PMI manifatturiero tedesco è sceso a 45,7 ad ottobre, da una lettura del 47,4 a settembre, contro le aspettative di un miglioramento a 44,0.
Intanto un report dell’istituto Ifo ha mostrato che l’indice della fiducia delle imprese tedesche è sceso a 100,0 ad ottobre, il minimo dal marzo 2010, contro una lettura di 101,4 a settembre.
I prezzi sono rimasti supportati dopo un report che ha mostrato che l’indice HSBC dei direttori acquisti del comparto manifatturiero cinese ha segnato 49,1 ad ottobre, contro il dato di 47,9 a settembre.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio, ed ha rappresentato un forte traino per la domanda.
I traders del petrolio sono concentrati inoltre sui dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati dalla US Energy Information Administration nel corso della giornata.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 86,89 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,25%.
I prezzi sulla borsa di New York sono stati nel range tra 87,47 dollari al barile, il massimo giornaliero ed il minimo della seduta di 86,27 dollari al barile, il minimo dal 13 luglio.
I prezzi sono stati sotto forte pressione nelle ultime sedute per via dei timori sulla crescita globale e per la ricaduta del rallentamento sul futuro della domanda.
Markit ha affermato che l’indice PMI relativo al settore manifatturiero della zona euro è sceso a 45,3 a ottobre contro la lettura di 46,1 a settembre. Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse al 46,6 a ottobre.
L’indice PMI manifatturiero tedesco è sceso a 45,7 ad ottobre, da una lettura del 47,4 a settembre, contro le aspettative di un miglioramento a 44,0.
Intanto un report dell’istituto Ifo ha mostrato che l’indice della fiducia delle imprese tedesche è sceso a 100,0 ad ottobre, il minimo dal marzo 2010, contro una lettura di 101,4 a settembre.
I prezzi sono rimasti supportati dopo un report che ha mostrato che l’indice HSBC dei direttori acquisti del comparto manifatturiero cinese ha segnato 49,1 ad ottobre, contro il dato di 47,9 a settembre.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio, ed ha rappresentato un forte traino per la domanda.