Investing.com - La sterlina scende questo mercoledì, pesano i timori per la Brexit e le compagnie si preparano all’uscita del Regno Unito dall’UE prevista a marzo.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,47% a 1,2691 alle 5:35 ET (10:35 GMT).
L’attività del settore manifatturiero britannico è schizzata al massimo di sei mesi a dicembre, con le compagnie che si preparano all’incertezza di una possibile hard Brexit, afferma nel suo report mensile IHS Markit.
La bozza di accordo sulla Brexit del Primo Ministro Theresa May dovrebbe arrivare al Parlamento britannico per essere votata entro fine gennaio, ma restano i dubbi circa la possibilità che venga approvata. I funzionari del governo sono ancora preoccupati per l’accordo dell’Unione Europea sul confine dell’Irlanda del Nord ed hanno chiesto rassicurazioni circa il fatto che sarà temporaneo.
Scende anche l’euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,2% a 1,1438.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, rimane invariato a 95,77, con i trader cauti per lo scontro commerciale USA-Cina e l’instabilità politica dato il blocco delle attività amministrative USA.
Un tweet di ieri sera del Presidente USA Donald Trump lascia intendere che potrebbe essere aperto ad un accordo.
“La sicurezza dei confini, la “questione” del muro e il blocco amministrativo: non è proprio così che Nancy Pelosi voleva cominciare il lavoro da portavoce! Facciamo un accordo?”, ha scritto il Presidente su Twitter.
Il dollaro scende contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/JPY giù dello 0,7% a 108,94.
Intanto, la coppia NZD/USD scende dello 0,12% a 0,6706, mentre il cambio AUD/USD va giù dello 0,5% a 0,7011.