ROMA (Reuters) - L'Italia mostra segni di ripresa e i consumi di Natale mostrano per la prima volta un trend positivo dall'inizio della crisi; la cautela è tuttavia d'obbligo in particolare dopo gli attacchi terroristici di Parigi che potrebbero inibire la propensione alla spesa.
Lo dice Confcommercio nella conferenza stampa sulle spese di fine anno.
"E' in arrivo un Natale finalmente positivo, con una crescita complessiva dei consumi dell'1,3% rispetto allo scorso anno, grazie anche all'aumento dell'1,6% dell'ammontare delle tredicesime. Di conseguenza la spesa per i regali, 166 euro a persona, crescerà del 5% in più del 2014", stima il Centro studi di Confcommercio.
Per il presidente dell'associazione dei commercianti Carlo Sangalli, "la prudenza è d'obbligo soprattutto alla luce dei recenti eventi terroristici ma dopo sette anni, Natale potrebbe essere il primo con il segno più".
"Certo, i livelli pre-crisi restano ancora lontani (i consumi saranno comunque inferiori del 3,5% sul 2008 e la spesa per i regali addirittura del 30% rispetto al 2009) ma, anche se fragile, la ripresa c'è", scrive il Centro studi.
Confcommercio plaude ai provvedimenti della legge di Stabilità "grazie ai quali sono disponibili circa 5 miliardi di maggiori redditi da spendere in consumi".
"Tuttavia il governo non ha ancora vinto la scommessa di trasformare una ripresa economica certificata dai dati in una ripresa reale. Per fare questo bisogna ridurre le tasse, la spesa pubblica improduttiva, il deficit di legalità e la cattiva burocrazia", dice Sangalli.
"Solo così sarà possibile arrivare ad una crescita consolidata ed eliminare le clausole di salvaguardia nel 2017".