Investing.com – Con le nuove proiezioni che arriveranno a giugno “saremo pronti a discutere” dei tagli ai tassi d’interesse. Ad affermarlo è il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, che in un’intervista al quotidiano greco Naftemporiki spiega come le prossime mosse di Francoforte dipendano dai dati e non dalla data.
“Osservando i recenti sviluppi dell'inflazione – spiega de Guindos -, possiamo notare un chiaro processo disinflazionistico. Ciò si riflette sia nelle letture dell'inflazione complessiva che in quelle dell'inflazione di fondo”. Il rischio principale dunque “è la combinazione di un'elevata crescita dei salari, che attualmente si aggira intorno al 5%, e di una produttività molto bassa”. L'insieme di questi due fattori potrebbe portare a un aumento significativo del costo unitario del lavoro.
“E questo è un rischio – ribadisce il vicepresidente Bce -, soprattutto per l'inflazione dei servizi, perché i servizi sono ad alta intensità di lavoro e sono protetti dalla concorrenza estera. In questo senso, l'inflazione dei servizi è più sensibile. Ecco perché dobbiamo aspettare”, sottolinea.
“L'evoluzione dei salari è fondamentale e la maggior parte degli accordi di contrattazione salariale sarà stata conclusa nei primi mesi di quest'anno. Avremo maggiori informazioni a giugno”, conclude de Guindos.
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