3_800x533_L_1412602648.jpg)
James T. Tierney, Jr, Chief Investment Officer of Concentrated US Growth, di AllianceBernstein, sottolinea il valore degli ‘enabler’, fornitori di componenti come i venditori di pale e picconi ai tempi della corsa all’oro
Nei settori più impattati dal cambiamento tecnologico e digitale, non è facile capire quali società offrono le opportunità d’investimento più promettenti. È facile essere attratti dai brand di prodotti di successo, ma identificare i veri campioni del cambiamento, i cosiddetti abilitatori o enabler, può rivelarsi una strategia migliore per beneficiare al meglio del mega trend. Dalle auto ai computer, il cambiamento sta investendo tutto, ma molte imprese che contribuiscono ad accelerare la rivoluzione digitale non sono note, perché producono i componenti essenziali dei prodotti più popolari. Sono paragonabili a chi, ai tempi della corsa all’oro di metà XIX secolo, forniva ai pionieri i “mezzi”, vale a dire pale e picconi, necessari per scavare alla ricerca del prezioso metallo.
L’ORO VERO ERA NELLE PALE E PICCONI
La metafora è di James T. Tierney, Jr, Chief Investment Officer of Concentrated US Growth, di AllianceBernstein, che sottolinea nella sua analisi che mentre la gran parte dei cercatori d’oro andava incontro a enormi delusioni, chi vendeva gli attrezzi per scavare si ritrovava improvvisamente in un business estremamente redditizio. Tierney fa l’esempio un recente prodotto innovativo nel settore automotive. A fine maggio, Ford ha annunciato che nel 2022 lancerà un pick-up elettrico, l’F-150 Lightning, con caratteristiche accattivanti: passa da 0 a 100 km in 4,4 secondi, ha 480 km di autonomia con una ricarica e può anche fornire energia alla casa in caso di blackout. La reazione degli investitori di fronte a un prodotto del genere potrebbe essere però ben diversa rispetto a quella dei consumatori.
LIMITI DI CRESCITA DELL’AUTOMOTIVE
Il volume di produzione globale massimo di auto è stato toccato nel 2018 con oltre 90 milioni di veicoli e non sembra destinato a variare sensibilmente, mentre la rivoluzione della guida autonoma potrebbe persino ridurre le auto vendute. Di conseguenza, argomenta Tierney, gli investitori saranno spinti a chiedersi se Ford alla fine venderà più veicoli elettrici che non tradizionali. Ulteriori sfide sono legate al fatto che il settore auto è iper competitivo, mentre l’andamento delle azioni delle case tradizionali suggerisce che la nuova tecnologia è ormai standardizzata, per cui nuovi entusiasmanti prodotti devono in definitiva essere valutati in base alla capacità di superare gli ostacoli alla crescita.
ALLA RICERCA DEGLI ENABLER
Gli investitori si interrogano su quanto sia conveniente puntare sulle imprese migliori di ogni settore. Tierney crede che in molti casi il potenziale ritorno non giustifichi il rischio, anche se alcuni leader offrono un’ottima performance azionaria e fondamentali interessanti. L’elettrificazione dell’industria dell’auto è un megatrend che molti investitori desiderano cogliere, data la prevista crescita, ma per riuscirci al meglio una buona strategia ad avviso di Tierney è ricercare gli enabler, i fornitori di componenti essenziali per altri prodotti che sviluppano nuove tecnologie chiave per le case automobilistiche globali, profittando del fatto che ad esempio stanno sostituendo i sistemi di cablaggio tradizionali con “architetture smart” più capaci e scalabili.
COMPONENTI TECNOLOGICI PER AUTO
L’esperto di AllianceBernstein fa l’esempio di aziende come Aptiv, fornitore di componenti tecnologici per veicoli, magari attualmente installati su numeri relativamente ridotti ma che nel prossimo decennio si diffonderanno a macchia d’olio. Inoltre il contenuto di componenti per veicolo è destinato ad espandersi rapidamente, spingendo la crescita ben oltre qualsiasi variazione del numero di auto prodotte. Il digitale sta trasformando molti altri prodotti, dai computer ai treni ai veicoli spaziali, che hanno bisogno di connettori e sensori, componenti elettronici a basso costo ma di grande valore che collegano il microprocessore core al mondo esterno, come Amphenol, produttore di connettori sofisticati per una gamma di settori e regioni, il cui potenziale non è legato al successo o al fallimento di un singolo prodotto.
OPPORTUNITÀ NEL SETTORE SANITARIO
Gli enabler si possono trovare anche nel settore sanitario, dove lo sviluppo dei vaccini anti COVID-19 offre un caso di studio sui fornitori di componenti di base. Chi ha investito negli sviluppatori di vaccini ha dovuto operare scelte rischiose e difficili, queste aziende invece, generano ricavi dal processo di sviluppo di un farmaco e non dal suo successo. Tierney fa l’esempio di IQVIA, principale fornitore mondiale di servizi di ricerca clinica per il biofarmaceutico, che accelera la commercializzazione dei nuovi trattamenti e riduce il costo dello sviluppo di farmaci, e che grazie a una presenza globale e risorse di analisi dei dati è diventata una delle preferite dalle case farmaceutiche impegnate a sviluppare i vaccini.
UN VANTAGGIO PER GLI INVESTITORI
I fornitori di componenti di base potrebbero non sembrare sempre gli investimenti più stuzzicanti, osserva l’esperto di AllianceBernstein, ma aggiunge che spesso questi enabler offrono prospettive di crescita più interessanti con un rischio inferiore rispetto ai marchi più noti. E per gli investitori, sottolinea in conclusione Tierney, può essere più facile prevedere la traiettoria di crescita degli enabler tecnologici che non la domanda potenziale di prodotti di grande successo.
Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" di Financialounge.com propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento