ROMA (Reuters) - Il Senato ha approvato oggi in via definitiva il ddl di riforma della Rai, che introduce tra l'altro la figura dell'amministratore delegato per l'azienda pubblica radio-tv.
Nella legge di Stabilità, approvata da Palazzo Madama pochi minuti prima, è inserito un provvedimento specifico sul canone radio-tv, che dal 2016 costerà 100 euro e sarà riscosso con la bolletta elettrica.
Le modifiche apportate dalla nuova legge riguardano la governance dell'azienda pubblica di broadcasting, con la riduzione a sette dei membri del consiglio d'amministrazione (quattro eletti dal Parlamento, due dal governo, uno dai dipendenti Rai) e la nomina di un vero e proprio amministratore delegato, designato su proposta dell'assemblea dei soci, vale a dire il ministero del Tesoro, che detiene il 99,56% del capitale Rai.
Ma mentre la norma sul cda si applica dalla prossima consiliatura, quindi tra tre anni, le funzioni e le responsabilità dell'AD vengono attribuiti da subito all'attuale direttore generale.
Il dg attuale è Antonio Campo Dall'Orto, 50 anni, vicino al premier Matteo Renzi, già direttore di Mtv Italia e de La7, ex dirigente di Viacom ed ex membro del cda di Poste Italiane.
L'AD gestirà il personale, nominerà i dirigenti di primo livello (compresi direttori di rete, di canale e testata ma, in questo caso, previo parere obbligatorio del cda, che diventa vincolante per i direttori di rete se votato a maggioranza dei due terzi), gestirà gli investimenti fino a 10 milioni di euro.
Perde poteri invece la commissione parlamentare di Vigilanza, che non eleggerà più i membri del cda e il presidente, ma avrà solo funzioni di indirizzo. Gli amministratori Rai dovranno comunque riferire in commissione ogni sei mesi.