BRUXELLES (Reuters) - La Germania sollecita l'Unione europea a velocizzare la stipula di accordi commerciali con una dozzina di Paesi, principalmente asiatici, in risposta al protezionismo del nuovo presidente Usa, Donald Trump.
In un documento presentato all'Ecofin di Bruxelles che Reuters ha potuto vedere, la prima economia europea ha ribadito la sua linea secondo la quale l'avvento di Trump, insieme con la Brexit, rappresenta un rischio per l'economia mondiale. L'Unione dovrebbe rafforzare politiche comuni nei settori della difesa, degli Esteri e dell'economia, si legge nel testo.
L'Ue dovrebbe inoltre "dare una accelerazione contro il protezionismo e a favore delle relazioni di libero scambio e cooperazione internazionale", sostiene Berlino riferendosi indirettamente allo scetticismo del neo presidente Usa rispetto agli accordi sul commercio.
Nella sua prima settimana alla Casa Bianca, il tycoon ha firmato, tra l'altro, un decreto per ritirare gli Usa dal Tpp (Trans-Pacific Partnership), l'accordo multilaterale con i Paesi asiatici.
Citando 12 Paesi con i quali Bruxelles sta intrattenendo discussioni a diversi livelli, il documento tedesco dice: "La Commissione dovrebbe prendere adesso delle iniziative per compiere progressi decisivi in questi negoziati".
I paesi elencati sono Indonesia, Filippine, Malaysia, India, Cina, Vietnam, Singapore, Giappone, Thailandia, Birmania, Australia e Nuova Zelanda.
Berlino ha fatto anche notare come scarsi siano i progressi nei negoziati fatti vent'anni fa con i sei paesi Arabi del Consiglio di cooperazione del Golfo.
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