Investing.com - Ancora una giornata difficile per Apple che a Wall Street ha aperto con una caduta superiore al 4%, confermando così il suo Pre-Market. Si tratta, inoltre, di una nuova ondata di vendite sul titolo dopo la chiusura a -3,96% della giornata di ieri.
In picchiata anche le altre FAANG, con Facebook (NASDAQ:FB) che cede il 2,68%, Alphabet (NASDAQ:GOOGL) a -1,85%, Netflix (NASDAQ:NFLX) che cede il 6% e Amazon (NASDAQ:AMZN) in flessione del 5%.
Il crollo dei tecnologici sta trascinando anche il Dow Jones che cede l’1,76%, mentre il Nasdaq Composite in crollo del 2,11%. Inoltre, a pesare sono i dati macroeconomici degli Usa, in particolare sul fronte immobiliare, a cui si aggiunge un dollaro che resta debole nostante la leggera salita di oggi verso l’euro.
Apple, però, resta in posizione di debolezza a causa della notizia diffusa dal Wall Street Journal di una possibile riduzione della produzione dei tre nuovi modelli di iPhone che aveva portato al crollo di ieri.
Secondo il New York Times, inoltre, la scelta di vendere tre modelli di iPhone (Xs, Sx Max e XR) invece dei due precedentemente ipotizzati, avrebbe reso più complicato per l’azienda di Cupertino la previsione del fabbisogno di componenti e dispositivo.
Il Wall Street Journal si spinge fino a scrivere che Apple avrebbe tagliato di un terzo il piano di produzione che prevedeva la creazione di 70 milioni di apparecchi tra settembre e febbraio.
Che la situazione per Apple non fosse del tutto positiva, inoltre, era apparso chiaro dalla presentazione dei risultati fiscali di Apple, quando l’Ad Tim Cook aveva comunicato stime inferiori alle attese degli analisti relativamente alle vendite nel corso dell’ultimo trimestre 2018. Il titolo era crollato del 7% in Borsa e, forse anche per questo, Cook aveva aggiunto che non avrebbe più comunicato i dati sulle vendite dei prodotti del “gigante della mela”.
Con le vendite degli iPhone che rappresentano il 60% delle entrate dell’azienda, le stime al ribasso hanno portato ad abbassare il giudizio sul titolo alcuni grandi istituti di rating come Goldman Sachs, Ubs e Guggenheim.
Nel frattempo, il “guru della finanza” Warren Buffett sembra credere ancora nel colosso americano. La sua holding, infatti, la Berkshire Hathaway, ha aumentato la posizione sul titolo Apple, investendo altri 100 milioni di dollari.
Tre le scelte recenti di Buffett, inoltre, c’è l’allargamento della posizione su Oracle (NYSE:ORCL) per due miliardi di dollari, mentre ha venduto le sue partecipazioni in Walmart e Sanofi (PA:SASY) e ridotto quelle in Phillips 66 (NYSE:PSX), Wells Fargo e Charter Communications.