MILANO, 26 gennaio (Reuters) - Dopo le prime battute Piazza
Affari viaggia in lieve calo, in un panorama europeo senza
direzione univoca - con la borsa tedesca positiva ma le altre
che segnano il passo.
Alle 9,40 lo S&P/Mib <.SPMIB> cede lo 0,3, il Mibtel
<.MIBTEL> lo 0,2%. Piatto il Dj Stoxx 600 europeo <.STOXX>.
* A Milano FIAT parte positiva per poi passare in
netto ribasso, percorso inverso rispetto al comparto auto
europeo <.SXAP> - che era partito in rosso per recuperare via
via (+2% lo Stoxx di settore). Il titolo, a Milano, perde l'1%
circa, in un clima di elevata volatilità.
* Toniche in tutta Europa le tlc (Stoxx di settore <.SXKP> a
+0,7%), ma TELECOM ITALIA non riesce ad approfittare
del buon umore sul comparto e viaggia incerta tra denaro e
lettera.
* Brilla l'ESPRESSO , che dopo il minimo dell'anno
toccato venerdì scorso e le perdite di ieri è in asta di
volatilità e segna un teorico rialzo del 10%. Col vento in poppa
anche gli altri titoli della galassia-De Benedetti, che ieri ha
annunciato di voler lasciare la presidenza di Cir ,
Cofide e M&C , oltre che dello stesso
Espresso, dopo l'approvazione del bilancio 2008.
* Sempre tra i media forte l'editore del concorrente
Corriere della Sera, RCS , +2,6% dopo i minimi toccati
venerdì. Piatte MONDADORI , il cui target price è stato
alzato ieri dopo la chiusura dei mercati da Mediobanca a 4,4
euro da 3,7, e MEDIASET .
* Tonica UNICREDIT che sale dell'1,5%, più dello
Stoxx dei bancari europei <.SX7P> (+0,5%). Piatta l'altra big
italiana, Intesa SanPaolo .
* Misti gli assicurativi, che in Europa <.SXIP> cedono lo
0,5%. A Milano mostrano segnali di tenuta ALLEANZA
(+0,5%) e UNIPOL (+0,8%), mentre GENERALI
perde oltre l'1% e FONDIARIA-SAI lo 0,7%.
* Sotto tono alcuni petroliferi tra cui ENI e
TENARIS , -0,5% circa, mentre SAIPEM
consolida il tono positivo di ieri e sale dell'1%. Le quotazioni
del greggio guadagnano l'1,25% appena sotto i 47
dollari/barile.
* In netto calo SEAT PAGINE GIALLE , poco sopra il
minimo dell'anno toccato ieri. Il titolo della società, i cui
soci hanno approvato l'aumento di capitale fino a 200 milioni,
cede quasi il 3%.