Sentiment ai massimi da 5 anni, fattori ESG sempre più rilevanti e inflazione sotto controllo: i risultati della Fidelity Analyst Survey 2018.
Arrivano sensazioni positive dalla Fidelity Analyst Survey 2018, la valutazione previsionale annuale basata su oltre 16mila incontri tra gli analisti di Fidelity e il management delle aziende. Il messaggio di base può essere riassunto in questo modo: le imprese continuano a coltivare una grande fiducia e agiscono di conseguenza.
SENTIMENT POSITIVO
Rispetto al 2017, i dirigenti delle società guardano al futuro con maggiore ottimismo. Secondo l’indicatore globale del sentiment di Fidelity, la fiducia delle imprese è al livello più alto degli ultimi 5 anni. Una fiducia trasversale sia per quanto riguarda i settori che le aree geografiche, con un rafforzamento più evidente in Giappone e Cina. Prevedendo condizioni stabilmente favorevoli, i management delle aziende stanno predisponendo piani basati sulla crescita della domanda senza perdere di vista la riduzione dei costi.
Oltre a investire nel capitale produttivo – in particolare nella tecnologia e nel (timido) aumento dei salari – le società sono propense a impiegare l’aumento della redditività del capitale per remunerare gli azionisti con dividendi più cospicui. Non solo, secondo l’Analyst Survey 2018 le aziende tenderanno a sfruttare questo elemento per operazioni di buyback (riacquisto delle proprie azioni) oppure per fusioni e acquisizioni vantaggiose.
APPROFONDIMENTO
Costi e salari in aumento non incideranno sui prezzi finali
L’IMPORTANZA DEI FATTORI ESG
Un altro dato interessante rilevato dagli analisti di Fidelity nel corso delle migliaia di incontri con le imprese è la nuova importanza dei fattori ESG, ovvero dei fattori ambientali, sociali e di governance che caratterizzano gli investimenti sostenibili. “È chiaro che le società non ignorano più le preoccupazioni degli investitori in relazione a questi standard” spiegano gli esperti di Fidelity, secondo i quali sta aumentando la tendenza all’ascolto. Un elemento che non è più prerogativa di pochi mercati dell’Europa settentrionale, ma sta suscitando interesse nei consigli d’amministrazione in tutte le regioni.
APPROFONDIMENTO
Redditività in aumento, maggiori dividendi e investimenti per le aziende europee
INFLAZIONE E LEVA FINANZIARIA
Sul fronte inflazione – sempre tenuto sotto osservazione con grande attenzione dagli investitori – non sembrano arrivare segnali di allarme. “Pur segnalando moderati aumenti dell’inflazione relativa a costi di produzione e salari, nonché un lieve rafforzamento del pricing power tra le aziende di loro competenza – commenta Fidelity – i nostri analisti sono altresì convinti che l’inflazione dei prezzi dei prodotti resterà pari o inferiore a quella dei prezzi al consumo”. Per quanto riguarda la leva finanziaria, secondo l’Analyst Survey Fidelity 2018 non ci sarebbero rischi concreti per la solidità dei bilanci. “I bilanci sono ben finanziati – si legge nella nota di Fidelity – nei vari settori, le esigenze e i costi di finanziamento nonché i tassi di default sono stabili e la leva finanziaria è andata leggermente calando nel 2017, conseguenza di un uso prudente del capitale nonostante la crescita economica si protragga ormai da alcuni anni”.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Fidelity International