ROMA (Reuters) - Rosa Capuozzo, la sindaca di Quarto del M5s, che l'ha espulsa nei giorni scorsi dopo le polemiche sulle inflitrazioni mafiose nel Comune dell'hinterland napolteano, ha annunciato oggi le sue dimissioni nel corso di una conferenza stampa trasmessa in tv.
La Capuozzo, eletta alcuni mesi fa, era uno dei pochi sindaci eletti finora dal M5s - attualmente secondo partito italiano nei sondaggi elettorali - ed è il secondo sindaco ad essere espulso dal Movimento, dopo quello di Gela.
Il movimento di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio aveva dapprima difeso il sindaco negando che fosse stata eletta grazie ai voti della Camorra, poi ne ha chiesto le dimissioni, insieme a quelle dei consiglieri. Il consigliere più votato del movimento nel Comune è indagato da alcune settimane. Il consiglio comunale di Quarto era stato già sciolto in passato per le infiltrazioni della criminalità organizzata.
Dopo che la Capuozzo ha respinto le dimissioni - sostenuta anche dal premier Matteo Renzi - è scattata l'espulsione.
Oggi la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosi Bindi, ha detto di aver trasmesso alla Procura di Napoli i verbali dell'audizione del sindaco, avvenuta alcuni giorni fa. Ai parlamentari la Capuozzo ha detto anche di essere stata minacciata dal consigliere della sua lista, indagato dai magistrati per rapporti con esponenti malavitosi.
La vicenda è al centro di uno scontro politico fortissimo tra M5s e Pd. Secondo il partito di Renzi la vicenda dimostra che anche i grillini (che amministrano meno di 15 comuni, contro le migliaia governate dai democratici) sono permeabili al fenomeno mafioso.
Ma all'interno del M5s - che ha visto una flessione nei sondaggi dopo che la vicenda è diventata pubblica - c'è imbarazzo, perché secondo alcuni, e secondo quanto ha dichiarato la stessa Capouozzo, i dirigenti più importanti erano a conoscenza della situazione di Quarto.