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Asia in calo per la Fed, timori Medio Oriente ed avversione al rischio

Pubblicato 20.10.2023, 04:50
© Reuters.
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Investing.com-- Le azioni asiatiche hanno subito forti perdite venerdì, mentre il crollo dei mercati obbligazionari globali ha continuato a ridurre la propensione al rischio e gli operatori sono rimasti in ansia per un'ulteriore escalation della guerra tra Israele e Hamas.

I mercati regionali sono stati spaventati da una brusca svendita dei titoli obbligazionari globali questa settimana, che ha raggiunto il culmine giovedì dopo che i commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell hanno indicato che un aumento dei tassi d'interesse è ancora preso in considerazione quest'anno.

Una serie di altri funzionari della Fed ha rispecchiato la posizione di Powell, soprattutto perché i dati più recenti hanno evidenziato una certa rigidità dell'inflazione statunitense. Gli indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso durante la notte a seguito di un'impennata dei rendimenti dei Treasury, fornendo una debole spinta ai mercati regionali.

L'aumento dei tassi d'interesse non è di buon auspicio per i mercati asiatici, in quanto ne riduce l'attrattiva di rischio e limita il flusso di capitali esteri nella regione.

L'inflazione stagnante affossa il Nikkei giapponese, in arrivo perdite settimanali

Il Nikkei 225 index è sceso dello 0,6% ed era in rotta per una perdita del 3,2% questa settimana, poiché i dati di venerdì hanno mostrato che il indice dei prezzi al consumo inflazione giapponese è cresciuto più del previsto a settembre.

Anche la lettura dell'inflazione di base, che viene tenuta sotto stretta osservazione dalla Banca del Giappone, è rimasta vicina ai massimi da oltre 40 anni, indicando che l'inflazione di fondo è rimasta stabile.

I commenti di ex funzionari della BOJ hanno inoltre suggerito che la banca potrebbe porre fine al suo regime di tassi negativi già a dicembre, ponendo fine a quasi un decennio di politica monetaria agevolata di cui hanno beneficiato le azioni giapponesi. L'allentamento delle condizioni monetarie è stato uno dei fattori chiave del rally delle azioni giapponesi di quest'anno, che ha visto il Nikkei raggiungere i massimi di 30 anni.

Il settore tecnologico asiatico sotto pressione per l'impennata dei rendimenti e le perdite dei produttori di chip

L'impennata dei rendimenti obbligazionari globali ha pesato molto sui titoli tecnologici asiatici questa settimana, in quanto la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse ha diminuito l'attrattiva dei titoli in crescita.

I deboli dati sugli utili del terzo trimestre del principale produttore di chip TSMC (TW:2330) (NYSE:TSM) hanno inoltre intaccato i titoli tecnologici, in particolare i produttori di chip.

Il sito sudcoreano KOSPI è stato tra i più colpiti venerdì, perdendo quasi il 2%, mentre i titoli dei pesi massimi dei chip SK Hynix Inc (KS:000660) e Samsung Electronics (KS:005930) sono scesi di oltre l'1% ciascuno.

La debolezza dei titoli tecnologici di peso elevato ha trascinato l'indice Hang Seng index di Hong Kong al ribasso dello 0,7%, con un calo del 3,9% per l'indice asiatico di questa settimana.

Le perdite dei titoli tecnologici hanno pesato sull'indice australiano ASX 200, che ha perso l'1,3%. Anche le perdite dei titoli minerari, a causa dell'indebolimento dei prezzi dei metalli e dei rapporti di produzione mediocri, hanno pesato sull'ASX 200 questa settimana, che si avvia a una perdita del 2,2%.

I futures sull'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura debole, mentre la debolezza dei titoli tecnologici ha trascinato l'indice al ribasso questa settimana.

Azioni cinesi ai minimi del 2023 per il persistente nervosismo immobiliare

I titoli cinesi hanno registrato lievi perdite venerdì, ma sono destinati a un forte calo settimanale, poiché le persistenti preoccupazioni per il settore immobiliare del Paese hanno ampiamente compensato i dati che mostrano una crescita economica più forte.

L'indice cinese Shanghai Shenzhen CSI 300 è sceso dello 0,1% e si è avvicinato ai minimi di un anno, mentre l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,2% e si è avvicinato ai minimi di un anno. Entrambi gli indici erano destinati a perdere tra l'1,7% e il 2,2% questa settimana.

La mancanza di chiarezza su una potenziale insolvenza di Country Garden Holdings (HK:2007) ha mantenuto i trader molto cauti nei confronti degli asset cinesi, dopo che l'assediato promotore immobiliare ha apparentemente mancato un pagamento chiave sulle sue obbligazioni internazionali questa settimana. Secondo le indiscrezioni, l'azienda starebbe cercando di avviare ulteriori trattative con gli obbligazionisti.

La banca centrale cinese ha mantenuto il suo benchmark tasso di interesse primario del prestito ai minimi storici venerdì, come ampiamente previsto.

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