Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici ha subito un forte ribasso lunedì, a causa della propensione al rischio, colpita dall'attacco iraniano contro Israele, mentre le persistenti preoccupazioni per un aumento dei tassi d'interesse statunitensi a lungo termine hanno pesato.
I titoli cinesi sono stati gli unici a sovraperformare la giornata, rimbalzando dai minimi di oltre un mese grazie al sostegno di Pechino.
I mercati regionali hanno subito la debolezza di Wall Street, che venerdì è crollata a causa della crescente ansia da taglio dei tassi e della debolezza degli utili delle principali banche. Ma i futures sugli indici azionari statunitensi sono saliti leggermente negli scambi asiatici.
I titoli asiatici affondano tra le tensioni Iran-Israele e i timori per i tassi di interesse
L'indice giapponese Nikkei 225 è stato tra i peggiori performer della giornata, perdendo l'1,2% mentre gli investitori hanno continuato a bloccare i profitti in prossimità dei recenti massimi storici.
I dati che mostrano un rimbalzo di ordini di macchinari di base a febbraio - che indica un miglioramento della spesa in conto capitale - non hanno contribuito a risollevare il sentiment. I dati di Indice dei prezzi al consumo per marzo - attesi in settimana - sono un punto chiave per i mercati giapponesi.
In Corea del Sud, KOSPI è sceso dello 0,8% in quanto i dati commerciali di marzo hanno mostrato un aumento limitato di esportazioni, mentre importazioni ha subito una contrazione.
L'australiano ASX 200 ha perso lo 0,5%, anche se l'aumento dei prezzi dei metalli ha favorito alcuni titoli minerari.
I futures sull'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura negativa dopo che l'indice è crollato dai massimi storici di venerdì.
In settimana sono previsti anche i dati sull'inflazione indiana.
I mercati regionali hanno dovuto fare i conti con la debolezza della propensione al rischio dopo che l'attacco iraniano a Israele nel fine settimana ha fatto crescere le preoccupazioni di una guerra più ampia in Medio Oriente. Ma l'impatto dell'attacco è stato limitato e Teheran ha anche segnalato una conclusione della sua offensiva contro Israele.
Anche i titoli asiatici hanno subito una debole spinta dalla chiusura di Wall Street di venerdì. Gli indici azionari statunitensi sono crollati dopo una serie di utili deboli da parte dei principali titoli bancari.
I dati sull'inflazione, più caldi del previsto, pubblicati la scorsa settimana, hanno visto i mercati ridimensionare le aspettative di un taglio anticipato dei tassi di interesse.
I titoli cinesi rimbalzano grazie al sostegno del governo
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente dell'1,8% e dell'1,2%, rimbalzando dai minimi di un mese e mezzo toccati la scorsa settimana.
Il sentimento verso i titoli locali è stato sostenuto anche dalle notizie riportate dai media locali, secondo cui il governo avrebbe promesso un maggiore sostegno ai mercati dei capitali locali.
I principali fondi statali hanno acquistato azioni di banche cinesi di peso elevato, il che ha rappresentato un punto di forza per gli indici azionari cinesi.
I mercati cinesi hanno risentito della debolezza dei dati economici della scorsa settimana, con le letture di inflazione e commercio per marzo che hanno entrambi mancato le aspettative.
I titoli di Hong Kong riflettono ancora il sentimento negativo nei confronti della Cina. Il Hang Seng è sceso dello 0,7% lunedì, appesantito dalle perdite dei titoli della Cina continentale.