OraFinanza - Secondo posto per Leonardo tra le blu chip del FTSE MIB di questa mattina, seconda solo a Moncler (BIT:MONC) (+8%), sostenuta dalle decisioni degli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS). Le azioni dell’ex Finmeccanica (BIT:LDOF) guadagnano oltre il 2% dopo due ore di scambi alla Borsa di Milano, salendo a 28,70 euro, ai massimi da 15 anni.
Sostenuto dai venti di guerra che continuano a soffiare nel mondo, il titolo Leonardo sta guadagnando il 9% nel corso di questo 2025, mentre negli ultimi 12 mesi la performance sale a +66%.
Su 16 analisti che coprono Leonardo, 13 valutano il titolo ‘strong buy’ o ‘buy’, due ‘hold’ e uno ‘sell’ (dati LSEG).
Questa mattina Morgan Stanley ha alzato da equal-weight a overweight il giudizio su Leonardo, incrementando il prezzo obiettivo da 25 a 35 euro in virtù del focus della ristrutturazione dell'azienda di difesa sul business delle aerostrutture.
"Il rinnovato focus del management sul rafforzare il core business, soprattutto le aerostrutture, guida il nostro maggior ottimismo. Vediamo margine di rialzo per le stime e pensiamo che la continua realizzazione della strategia di trasformazione dovrebbe portare a un ulteriore re-rating" dell'azione, spiegano gli analisti. Per gli esperti l'aggiornamento del piano industriale, in agenda l'11 marzo, è un "catalizzatore chiave".
Il business delle aerostrutture di Leonardo ha bruciato oltre 1 miliardo di euro nel periodo 2020-24, principalmente a causa della domanda limitata del Boeing (NYSE:BA) 787, secondo il broker.
Il raggiungimento del pareggio nel 2025 potrebbe aggiungere 200 milioni di euro alle stime di EBITA di MS per i prossimi tre anni, mentre gli esperti ritengono che lo sforzo di ristrutturazione delle aerostrutture include un potenziale spin-off con partner industriali o finanziari.
Infine, la pressione esercitata dalla prossima amministrazione statunitense sui membri europei della NATO affinché aumentino la spesa per la difesa rappresenta un altro potenziale vantaggio per Leonardo, in quanto la pesa italiana per la NATO è significativamente inferiore all'attuale obiettivo del 2% del PIL
Anche WebSim Intermonte resta ottimista su Leonardo, inserita tra le sue favorite. "Ci aspettiamo un anno ancora positivo per l'equity italiano ma con ritorni inferiori rispetto a quelli degli ultimi due anni e diversi elementi di incertezza che ci portano a preferire titoli di elevata qualità nei comparti consumers, banche, industriali, mentre rimaniamo cauti sui titoli ciclici per prospettive ancora sfidanti nella prima parte del 2025", spiegano dalla sim.
La selezione dei titoli preferiti, precisano gli esperti, si basa "su diversi elementi: storie con potenziali impatti da M&A (Banco Bpm (BIT:BAMI), El.En), dividendi elevati e visibili ( Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Enel (BIT:ENEI), Iren (BIT:IREE)), trend strutturali favorevoli (Leonardo, Buzzi (BIT:BZU)), pricing power ( Ferrari (BIT:RACE)), elevata resistenza nei settori di riferimento ( Amplifon (BIT:AMPF), Pirelli (BIT:PIRC), De'Longhi, Lottomatica, Intercos)".