Investing.com – Proseguono gli acquisti sui titoli bancari italiani, sostenuti anche dalla notizia dalla riduzione delle sofferenze e dal calo dello spread.
Secondo quanto comunicato dalla Banca d’Italia, infatti, i crediti in sofferenza sono diminuiti del 22% su dodici mesi, mentre ad agosto il calo era ancora maggiore con un -23,6%. Tra le ragioni alla base del calo, spiega Bankitalia, ci sono alcune operazioni di cartolarizzazione.
I depositi del settore privato, prosegue l’istituto centrale, sono cresciuti del 4% su dodici mesi, contro il 6,4% di agosto, mentre la raccolta obbligazionaria è calata dello 0,6%, mentre la diminuzione del mese precedente era del 2,4%.
Intanto, cala lo spread tra i btp italiani a dieci anni e quelli tedeschi, scendendo a 150 punti dopo l’aumento dei giorni scorsi.
A Milano l’indice di settore FTSE Italia All Share Banks, guadagna lo 0,80%, con protagonisti Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) (+5%) e Banca Mediolanum (MI:BMED) (+3%). In spolvero anche Banca Piccolo Credito Valtellinese (Creval) (MI:PCVI) e Ubi Banca (MI:UBI) che guadagnano il 2%, quest’ultima che recupera dopo le vendite seguite alla trimestrale.
Guadagno superiore all’1% per Unicredit (MI:CRDI), con HSBC che alza il target price del titolo a 14,70 e mantiene il buy, insieme ad altri 26 giudizi di istituti raccolti dal consenso Bloomberg.
Positive anche Bper Banca (MI:EMII), con l’ad Vandelli che apre al consolidamento del settore, Banco Bpm (MI:BAMI) e Mediobanca (MI:MDBI), quest’ultima attesa dalla presentazione del piano industriale.
Ben comprate anche Unipol (MI:UNPI), FinecoBank (MI:FBK), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), illimity Bank (MI:ILTY), Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Generali (MI:GASI).