Di Michael Elkins
Barclays ha declassato il rating su Nio Inc. (NYSE:NIO) a Equal Weight (da Overweight) e ha tagliato il price target a 10,00 dollari (da 18,00 dollari), in seguito al report sui risultati del 4Q del produttore di veicoli elettrici.
NIO ha riportato un fatturato totale per il 4Q di 16,1 miliardi di renmimbi (1 RMB = 0,14 dollari), in crescita del 62,2% su base annua, ma inferiore del 10,2% rispetto alle stime di Barclays (LON:BARC). I ricavi delle vendite di veicoli sono stati 14,8 miliardi di RMB, il 12,1% in meno rispetto alle stime, a causa di consegne di veicoli inferiori al previsto durante il trimestre. NIO ha consegnato 40.052 unità nel 4Q22, solo leggermente al di sopra della previsione di consegne abbassata della compagnia di 38.500-39.500 unità (originariamente 43-48 mila).
L’azienda ha registrato un utile lordo di 621,8 milioni di RMB, il 76,6% in meno rispetto alle stime, con un margine lordo del 3,9%, 11 punti percentuali in meno in confronto alle previsioni. Durante il trimestre, l’utile/margine lordo è stato influenzato negativamente dal riconoscimento di accantonamenti di magazzino, dall’ammortamento accelerato degli impianti di produzione e dalle perdite sugli impegni di acquisto per l’attuale generazione di ES8, ES6 ed EC6, in quanto NIO sta entrando in un ciclo di aggiornamento dei prodotti.
Gli analisti hanno scritto in una nota: “I ricavi del 4Q sono stati quelli previsti, dato che le consegne dei veicoli erano state annunciate in precedenza. Ma i costi operativi molto più alti del previsto e i margini lordi più bassi delle attese sono stati una sorpresa”. Sebbene il margine lordo inferiore alle attese sia stato in parte attribuito alla cancellazione delle scorte o degli impegni di acquisto di componenti per i modelli più vecchi e ora in fase di dismissione, la perdita riflette le sfide che NIO sta ancora affrontando per ottimizzare la pianificazione industriale e le operazioni. Con il lancio di diversi nuovi modelli quest’anno (il cui successo non è ovviamente garantito), l’arrivo di un potenziale nuovo sotto-marchio, l’espansione aggressiva nei mercati europei e la continua creazione di stazioni di sostituzione delle batterie (con l’aggiunta di 1.000 nuove stazioni in Cina e altre all’estero) nel 2023, non crediamo che le ingenti spese di NIO rallenteranno presto. Con l’aumento dei rischi derivanti da tali spese e l’incertezza sul destino dei nuovi modelli, nonché l’intensificarsi della concorrenza nell’industria cinese dei veicoli elettrici in generale, ci facciamo da parte in attesa di maggiore chiarezza sui progressi della transizione”.
Le azioni di NIO segnano -3,62% negli scambi premarket di questo giovedì.