MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove in calo nel pomeriggio come le altre borse europee e come Wall Street, tra investitori di nuovo preoccupati per i segnali di aumento dell'inflazione negli Stati Uniti e per la politica restrittiva sui tassi che potrebbe derivarne.
Secondo i dati di oggi, a gennaio negli Usa la spesa per i consumi ha rimbalzato in modo deciso mentre l'inflazione ha accelerato.
Dopo un avvio positivo, verso fine seduta, intorno alle 16,40, il Ftse Mib cede l'1%. Volumi intorno a 1,4 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
In controtendenza Telecom Italia (BIT:TLIT) (+1%) dopo la debolezza di ieri. Il titolo ha accelerato dopo che il Cda ha dichiarato di apprezzare l'offerta non vincolante di Kkr per la rete, ritenendo però che debba essere migliorata. Il tono negativo del mercato ha poi fatto ridimensionare anche il rialzo di Tim.
Tra i pochi segni più anche Saipem (BIT:SPMI) (+1%) ed Erg (+1,4%), anche se il greggio è passato in negativo dopo un inizio di giornata tonico. Saipem ha tra l'altro rinnovato gli accordi di collaborazione con le egiziane Petrojet ed Enpp e stretto un accordo di collaborazione commerciale con Seaway7 per progetti eolici offshore.
Nel settore perde quota invece Eni (BIT:ENI) (-1,2%) dopo lo scivolone di ieri seguito alla diffusione dei conti e del piano industriale, una reazione che non ha sorpreso l'AD Claudio Descalzi secondo cui gli investitori hanno bisogno di tempo per digerire la nuova politica di remunerazione. Gli analisti citano tra i motivi di delusione di ieri il target di Ebit sul 2023, inferiore al consensus, e l'incremento degli investimenti (capex), ma sottolineano le indicazioni positive su generazione di cassa e remunerazione degli azionisti.
Deboli le banche con Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) -0,6%, Unicredit (BIT:CRDI) -1% e Bper (BIT:EMII) -2,4%.
Giù l'auto dopo il recente rally, con Pirelli (BIT:PIRC) -3,5%, Cnh (BIT:CNHI) e Iveco intorno a -2,5%.
Pesante doValue che cede l'8% in scia ai risultati parzialmente sotto le attese.
Affonda anche Sogefi (-8%) che risente della mancata distribuzione del dividendo. Un trader sottolinea che l'aumento dei rendimenti dei bond rende molto competitivo il mercato obbligazionario e se una società non remunera gli azionisti con i dividendi perde attrattiva agli occhi degli investitori.
Balzo di oltre 12% per Autostrade Meridionali che ieri a mercati chiusi ha annunciato risultati 2022 e dividendo.
(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)