MILANO (Reuters) - Gli indici di Piazza Affari proseguono in territorio negativo per l'effetto dello stacco dividendi su numerose società, al netto del quale sarebbero poco mossi come quelli delle altre borse europee.
In lieve rialzo i futures sugli indici di Wall Street mentre gli investitori ragionano sul possibile impatto delle politiche annunciate dal presidente eletto Donald Trump.
In particolare, spiega un trader, cresce il timore di politiche di spesa che inneschino nuove dinamiche inflazionistiche e interrompano il percorso in atto di allentamento monetario Per questo, dice, salgono le banche e soffrono i titoli industriali.
Intorno alle 12,15 il Ftse Mib cede l'1,1% ma lo stacco cedole ha un peso dell'1,22% sull'indice delle blue-chip, dice il trader. Volumi sotto gli 800 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Enel (BIT:ENEI) perde l'1,2% dopo un avvio in leggero rialzo nel giorno del Capital Market Day per la presentazione del nuovo piano strategico al 2027, che non è riuscito a impressionare gli investitori.
Le banche beneficiano invece dell'indebolirsi delle prospettive sui prossimi tagli ai tassi di interesse. Banco Bpm (BIT:BAMI) e Bper (BIT:EMII) si alternano in cima al listino con rialzi tra 2,5% e +3%. Più tranquilli gli altri istituti, comunque tutti positivi.
Giù Stm (EPA:STMPA) come gli altri tech europei, cede oltre 1% Buzzi (BIT:BZU) dopo il downgrade a 'hold' di Berenberg. Soffre Juventus (BIT:JUVE) a -3,5%.
Balza tra le piccole Seri Industrial (+10%) che ha stretto un accordo con Fincantieri (BIT:FCT) per la fornitura di batterie agli ioni di litio.
(Claudia Cristoferi, editing Gianluca Semeraro)