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Borsa Milano positiva, attesa per inflazione Usa, bene UniCredit, venduta Enel

Pubblicato 11.09.2024, 10:50
Aggiornato 11.09.2024, 10:54
© Reuters. Un uomo davanti alla borsa di Milano . REUTERS/Claudia Greco
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MILANO (Reuters) - Seduta positiva a Piazza Affari, dopo il netto calo di ieri al traino in particolare della banche dopo l'annuncio dell'ingresso di UniCredit nel capitale della tedesca Commerzbank (ETR:CBKG).

Sul fronte macro l'attenzione dei mercati si sposta ora sulla lettura dell'inflazione statunitense, in agenda nel pomeriggio. A seconda del risultato, il dato è destinato a influenzare le attese dei mercati sul futuro percorso del costo del denaro: alla riunione che terminerà il 18 settembre gli investitori si aspettano una riduzione del costo del denaro di 25 punti base.

Domani, invece, sarà la Banca centrale europea a riunirsi. Dal board di Francoforte si attende una riduzione dei tassi di 25 punti base, mentre le prospettive successive sono meno chiare.

Intorno alle 10,00 il Ftse Mib avanza dello 0,26%.

Sotto i riflettori le banche, in particolare Unicredit (BIT:CRDI) che, dopo un avvio incerto, guadagna il 2% con il mercato che accoglie positivamente l'acquisizione del 9% del capitale della tedesca Commerzbank, in forte rialzo a Francoforte. Scendono invece Banco Bpm (BIT:BAMI) (-0,96%), Generali (BIT:GASI) (-0,84%) e Mediobanca (BIT:MDBI) (-1,2%) perché viene meno l'appeal speculativo legato a una eventuale operazione di M&A con UniCredit.

Rimbalza Ferragamo (BIT:SFER) che sale del 2,3% dopo i recenti ribassi e i minimi storici. In scia bene anche Moncler (BIT:MONC) che avanza dell'1,6%.

© Reuters. Un uomo davanti alla borsa di Milano . REUTERS/Claudia Greco

Enel (BIT:ENEI) arretra dell'1,2% su realizzi dopo i recenti rialzi. Sono deboli tutte le utility oggi in previsione dei tagli dei tassi che le rendono meno competitive rispetto ai titoli di Stato. A2A (BIT:A2) perde lo 0,4%, Iren (BIT:IREE) lo 0,8%.

Rimbalza anche Saipem (BIT:SPMI) in crescita del 2% dopo il forte ribasso ieri a seguito del calo del prezzo del Brent.

 

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)

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