SHANGHAI (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in rialzo, sostenuto dai guadagni dei finanziari in un quadro che vede gli investitori alla ricerca di opportunità nei titoli meno costosi, sebbene pesino sul mercato le persistenti tensioni tra Cina e Stati Uniti.
L'indice delle blue-chip CSI300 ha guadagnato lo 0,5%, a 4.694,39, mentre l'indice Shanghai Composite ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 3.316,42, interrompendo quattro sessioni consecutive di perdite.
Il listino delle start-up tech ChiNext è avanzato dello 0,4%, mentre l'indice STAR50 è scivolato dello 0,9%.
A guidare il rimbalzo sono stati i colossi finanziari, tra cui banche e società di intermediazione.
L'indice bancario del CSI300 ha chiuso in rialzo dell'1,6%, mentre l'indice delle società di intermediazione CSI SWS ha chiuso a +2,1%.
Gli investitori hanno continuato a vendere i titoli delle società legate ai consumi sui timori per le elevate valutazioni a seguito di guadagni stellari.
L'indice dei beni di consumo CSI300 ha ceduto l'1,3%, ma ha guadagnato comunque circa il 50% dall'inizio dell'anno.
Anche le crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti hanno pesato sul sentiment.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è tornato sull'idea di 'separare' l'economia Usa da quella cinese, un concetto noto con il nome di 'decoupling', spiegando che gli Usa non ci rimetterebbero dal punto di vista economico se le due principali economie al mondo non avessero relazioni commerciali tra loro.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,1%.