TOKYO (Reuters) - L'azionario giapponese ritraccia dai massimi di una settimana su risultati societari negativi, che hanno evidenziato le pesanti ricadute della pandemia di Covid-19 sull'economia, e uno yen più forte che ha pesato sugli esportatori.
L'indice Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,26% a 22.514,85, con i settori delle telecomunicazioni e dei beni voluttuari in testa alle perdite.
Il più ampio indice Topix ha ceduto lo 0,04% a 1.554,71.
Il Nikkei ha recuperato il 37% dai minimi di quest'anno registrati a marzo, ma ha di recente faticato a superare la resistenza, ferma intorno ai 23.000 punti, in un quadro in cui gli investitori sono diventati più cauti in risposta all'aumento di casi di coronavirus nel Paese e all'estero.
A evidenziare l'impatto della pandemia, Mitsubishi Ufj Financial Group, il maggiore istituto finanziario giapponese per asset, ha riferito che l'utile societario è più che dimezzato nel primo trimestre. Il titolo ha ceduto lo 0,17%.
Sony, altra grande azienda ad aver pubblicato ieri i risultati societari, ha chiuso a -1,61% sui timori per i risultati futuri, che hanno relegato in secondo piano numeri superiori alle attese.
I titoli in territorio negativo tra i principali 30 nomi del Topix sono stati Softbank, che ha ceduto il 4,19%, ed East Japan Railways, che ha perso il 2,44%.
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(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com)