Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Borsa Usa, futures in forte calo su paura recessione

Pubblicato 05.08.2024, 12:20
Aggiornato 05.08.2024, 12:27
© Reuters. Operatori al lavoro alla Borsa di New York (NYSE) a New York City, Stati Uniti, 3 luglio 2024.  REUTERS/Brendan McDermid/File Photo
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(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi sono in netto calo, con i futures legati al Nasdaq che scendono di circa il 4%, mentre sui mercati globali si fanno spazio i timori che gli Stati Uniti entrino in una recessione.

I mercati azionari asiatici ed europei registrano forti perdite e scendono anche i rendimenti dei titoli di stato, con gli investitori che si riversano sui beni rifugio e scommettono che la Federal Reserve statunitense dovrà tagliare rapidamente i tassi di interesse per stimolare la crescita.

Tutti i titoli delle megacap, che durante l'anno hanno spinto gli indici a toccare i massimi storici, calano bruscamente nel premarket.

Apple (NASDAQ:AAPL) scivola dell'8,1% dopo che Berkshire Hathaway ha ridotto di quasi il 50% la propria quota nel produttore di iPhone, indicando una certa diffidenza dell'investitore nei confronti dell'economia statunitense in generale o delle valutazioni del mercato azionario, che sono diventate troppo alte.

Nvidia è in ribasso del 10,0% dopo indiscrezioni secondo cui ci sarebbe un ritardo nel lancio dei prossimi chip di intelligenza artificiale dovuto a difetti di progettazione.

Attorno alle 11,40, i futures sul Dow sono in calo di 611 punti, pari all'1,53%, i futures sull'S&P 500 cedono 129,75 punti, pari al 2,41%, e i futures sul Nasdaq 100 vedono una flessione di 723,5 punti, pari al 3,9%.

I deboli dati sull'occupazione e la contrazione dell'attività manifatturiera nella prima economia del mondo, insieme alle previsioni negative delle Big Tech, hanno spinto il Nasdaq 100 e il Nasdaq Composite a una decisa correzione la scorsa settimana.

Gli ultimi numeri sul mercato del lavoro Usa hanno anche innescato la cosiddetta "regola di Sahm", considerata da molti come un indicatore di recessione storicamente accurato.

I dati hanno spinto i trader a prezzare una probabilità del 91,5% che la banca centrale statunitense tagli i tassi di riferimento di 50 punti base nella riunione di settembre e vedono i tassi di fine anno al 4-4,25% dall'attuale 5,25%-5,50%, secondo lo strumento FedWatch del Cme.

Anche i grandi broker di Wall Street hanno rivisto le proiezioni sui tassi della Fed per il 2024, in previsione di un maggiore allentamento della politica da parte della banca centrale.

"Sono riluttante a credere che la Fed inizi il processo di allentamento con un taglio di 50 punti base, ma se i dati delle prossime sette settimane saranno coerenti con quelli di questa settimana, la Fed dovrebbe essere aggressiva", ha detto Ronald Temple, chief market strategist di Lazard.

Nel corso della settimana, diversi funzionari della Fed terranno discorsi sull'economia e sulla politica monetaria e qualsiasi indicazione sul taglio dei tassi di interesse potrebbe aiutare a placare il nervosismo degli investitori.

L'intervento del presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee è previsto per le 14,30, mentre quello della presidente della Fed di San Francisco Mary Daly è atteso a chiusura dei mercati.

I futures sull'indice delle società dei titoli a più bassa capitalizzazione Russell 2000 scendono del 3,5%.

© Reuters. Operatori al lavoro alla Borsa di New York (NYSE) a New York City, Stati Uniti, 3 luglio 2024.  REUTERS/Brendan McDermid/File Photo

L'indice di volatilità CBOE, noto anche come "indicatore di paura" di Wall Street, ha superato la scorsa settimana il livello medio di lungo termine di 20 punti e attualmente si trova a 35,19, il più alto dal maggio 2022.

Giù anche i titoli legati alle criptovalute dopo che il Bitcoin ha toccato il minimo in cinque mesi. Coinbase (NASDAQ:COIN) Global è in ribasso del 12,5%, il titolo quotato negli Stati Uniti di Bitfarms crolla del 12,4%, Microstrategy perde il 15,1% e Riot Platforms (NASDAQ:RIOT) il 12,8%.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)

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