18 gennaio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono negative per le perduranti preoccupazioni sulla crescita globale e per il basso livello raggiunto dai prezzi del petrolio.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 9,20 perde lo 0,63%. L'indice Nikkei ha terminato la seduta in calo di 1,1%.
** SHANGHAI ha chiuso in rialzo rimbalzando dal minimo da 13 mesi toccato nella seduta, trainato dal un repentino rialzo della piattaforma ChiNext in progresso del 3,2%. L'indice CSI300 delle maggiori quotate a Shanghai e Shenzhen è salito dello 0,4% mentre il Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,4%. Le azioni del settore immobiliare hanno recuperato dalle perdite iniziali e sono salite dello 0,4% dopo i dati cinesi che hanno mostrato prezzi delle abitazioni in crescita anche a dicembre 2015, aggiungendo segnali di recupero del mercato residenziale.
** HONG KONG è invece finita in calo dell'1,5%, al minimo da oltre tre anni. Prada +1,55%. Tra i più trattati CCT Land, poco variata, Bank Of China in calo dell'1,6% e Jun Yang Financial Holdings, giù del 7,7%.
** Chiusura ai minimi da oltre quattro mesi per SEUL; SYDNEY ha concluso la seduta in calo dello 0,5%.
** In calo MUMBAI con l'indice Nse a un nuovo minimo da 19 mesi sui timori crescenti per l'andamento della crescita globale dopo che il prezzo del greggio ha tocccato il minimo dal 2003 e con i dati sull'export in contrazione per il 13esimo mesi di fila.
** La Borsa di Singapore è finita al minimo da 4 anni, quella di Manila ha perso il 2,2%.
** Ha chiuso in leggero rialzo TAIWAN.