3 novembre (Reuters) - I deludenti sondaggi sui settori manifatturiero e servizi in Cina sottolineano che l'economia statunitense gode complessivamente di buona salute, mettendo pressione su altri paesi per un allentamento della politica monetaria dopo l'annuncio a sorpresa di venerdì da parte della Banca centrale del Giappone.
Il manifatturiero cinese ha registrato in ottobre un inatteso calo ai minimi da 5 mesi rafforzando i timori su un rallentamento dell'economia del gigante asiatico.
La mossa espansiva di Tokyo della scorsa settimana aumenta le attese che la Bce spinga l'acceleratore sul quantitative easing, anche se non necessariamente al board di questo giovedì.
Il dollaro ai massimi da sette anni sullo yen e da due anni sull'euro penalizza le commodity prezzate nella valuta Usa come oro, argento e petrolio.
Intorno alle 8,35 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, perde lo 0,52%.
La Borsa giapponese è chiusa per una festività nazionale dopo l'exploit di venerdì a +4,8%.
HONG KONG perde intorno allo 0,4% su prese di profitto dopo i solidi guadagni delle sedute recenti (Prada guadagna l'1,88%) mentre SHANGHAI chiude in rialzo di mezzo punto - dopo aver toccato a metà seduta il massimo dal febbraio 2013 - spinta dalle blue-chip, inclusi i titoli dell'acciaio e di brokeraggio.
SEUL archivia la seduta con un -0,58% sotto il peso dei titoli del settore auto in flessione sui timori che la debolezza dello yen renda più competitivi i rivali giapponesi nell'export. Il won è ai minimi da sette mesi contro dollaro.
SIDNEY chiude in calo di 0,36% dopo che i dati fiacchi della manifattura in Cina fanno temere un rallentamento della crescita nel paese chiave per l'export australiano, mentre un crollo nelle autorizzazioni alle costruzioni crea ulteriore sfiducia.
TAIWAN chiude a +0,3% con HTC in spolvero dopo previsioni di utili per il quarto trimestre oltre le attese.