9 dicembre (Reuters) - Le borse asiatiche sono in deciso calo oggi, coi prezzi del petrolio ai nuovi minimi da cinque anni che mettono sotto pressione le valute legate alle materie prime e la maggior parte dell'azionario asiatico, mentre una certa avversione per il rischio si diffonde sui mercati globali.
Acquisti rifugio hanno impresso un insolito slancio allo yen, che ha guadagnato soprattutto nei confronti del dollaro australiano e del dollaro neozelandese.
Il Brent ha perso 70 centesimi raggiungendo i 65,49 dollari al barile, mentre i futures Usa sul greggio sono calati di altri 46 centesimi a 62,59 dollari. Entrambi avevano già perso oltre il 4% ieri. I prezzi dovrebbero restare intorno ai 65 dollari al barile per i prossimi sei-sette mesi.
Alle 8,30 circa ora italiana l'indice MSCI delle principali piazze asiatiche (MIAPJ0000PUS), che non comprende Tokyo, è in calo dell'1,44%. L'indice giapponese Nikkei (N225) ha chiuso in ribasso dello 0,7%, lasciandosi alle spalle i massimi da sette anni e mezzo.
SHANGHAI ha registrato in chiusura il calo maggiore su base giornaliera da cinque anni a questa parte, trascinata in basso dalle vendite nei settori finanziario e immobiliare dopo un rally durato due settimane. L'indice Shanghai Composite (SSEC) ha perso il 5,4%, il calo maggiore da agosto 2009, e il CSI300 (CSI300) ha lasciato sul terreno il 4,5%, dato peggiore da giugno 2013.
Forte calo anche per HONG KONG (HSI) sulle prese di profitto. Prada (HK:1913) guadagna l'1% circa.
SEUL (KS11) ha chiuso negativa, con il calo dei prezzi del greggio che pesa sui titoli legati all'energia e sulle società domestiche specializzate nella costruzione di navi di perforazione e piattaforme offshore per petrolio e gas.
Chiusura in territorio negativo anche per TAIWAN (TWII), con i bancari e gli energetici tra i titoli peggiori.
In controtrend SINGAPORE (FTSTI), con Singapore Airlines (SI:SIAL) ai massimi dal novembre 2011: il titolo guadagna l'1,5% circa, dopo un rialzo di quasi il 4% nelle ultime cinque sedute.
In calo MUMBAI (BSESN), dove i titoli che recentemente hanno fatto registrare le migliori performance oggi scendono sulle prese di profitto. Perdite comunque limitate, con Sun Pharmaceutical Industries (NS:SUN) e Ranbaxy Laboratories (NS:RANB) in rialzo rispettivamente dell'1,7% e del 3,1%.
SYDNEY (AXJO) ha chiuso a -1,7% - il calo maggiore da una settimana - sulla scia di vendite legate ai rinnovati timori per la crescita globale, alla diminuzione dei prezzi del greggio e al calo della fiducia delle imprese australiane. Risultati particolarmente negativi per i titoli del settore energetico Sundance (AX:SEA) (-11,11%), Santos (AX:STO) (-7,23%) e Drillsearch (AX:DLS) (-10,4%).