12 dicembre (Reuters) - Azionario asiatico poco mosso stamani, sostenuto dai dati delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, risultati sopra le attese; questi ultimi sembrano suggerire che la discesa dei prezzi del greggio - che dovrebbe pesare sull'apertura delle borse europee, prevista in deciso calo - possa comportare dei vantaggi per l'economia Usa.
Viceversa, una serie di dati cinesi alimenta i timori degli investitori, con la crescita della produzione industriale a novembre sotto le attese per il secondo mese di fila e l'aumento degli investimenti vicino ai minimi da 13 anni.
Alle 8,30 circa ora italiana l'indice MSCI delle principali piazze asiatiche, che non comprende Tokyo, sale dello 0,04%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso in aumento dello 0,7%, anche se per la settimana ha perso il 3,1%.
SHANGHAI ha chiuso in territorio positivo sul rimbalzo di broker come CITIC Securities dopo il calo di questi titoli nella seduta precedente. "Il recente folle rialzo si è fermato e il mercato è tornato al suo passo normale. Un rapido aumento o calo degli indici è improbabile a breve", commenta Zhang Qi, analista di Haiting Securities a Shanghai.
Sostanzialmente piatta HONG KONG, dove le società petrolifere estendono le perdite dopo che il prezzo del greggio Usa è sceso sotto i 60 dollari al barile per la prima volta da cinque anni. Prada guadagna lo 0,46% circa.
SEUL ha chiuso in rialzo sui dati Usa incoraggianti. Chiusura in territorio positivo anche per TAIWAN, con TSMC in testa tra gli esportatori del settore elettronico.
MUMBAI in leggero calo, anche se guadagnano i titoli del settore IT, con Infosys a +0,45% e Tata Consultancy Services a +0,16%, e del settore Tlc, con Bharti Airtel a +1,85% e Idea Cellular a +0,42%.
SYDNEY ha chiuso a -0,2% zavorrata dai minerari, registrando la perdita settimanale più marcata da tre settimane.
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