3 settembre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono di nuovo sotto pressione oggi, per la terza seduta consecutiva, a causa dei timori su un'ulteriore escalation nelle relazioni commerciali tra Usa e Cina e per l'instabilità delle monete dei paesi emergenti.
L'indice MSCI, che non comprende il Nikkei giapponese, perde lo 0,65%.
"Sembra almeno certo che (il presidente Usa Donald Trump) imporrà dazi del 25% su merci d'importazione dalla Cina del valore di 200 miliardi di dollari", dice Norihiro Fujito, chief investment strategist di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley (NYSE:MS) Securities.
La settimana scorsa Trump ha detto di essere pronto ad applicare i nuovi dazi appena termina il periodo di consultazione pubblica sulla vicenda, cioè giovedì. Nei rapporti tra i due paesi sarebbe un'ulteriore escalation.
Intanto, mentre l'economia Usa sembra andare a gonfie vele, sostenendo così Wall Street, gli investitori continuano a essere preoccupati per le monete delle economie emergenti, dopo il netto calo del peso argentino e in precedenza della lira turca, che hanno risentito dei timori sulla gestione dell'economia, del deficit locale e dell'inflazione. E ora il contagio sembra minacciare paesi che hanno problemi simili, anche se meno accentuati, come l'Indonesia, che ha toccato il livello più basso rispetto al dollaro in 20 anni.
TOKYO ha chiuso in ribasso dello 0,69%. Tra i cali maggiori, quello di Renesas Electronics, che ha ceduto il 6% dopo aver annunciato che sta valutando l'acquisto dell'americana Device Technology mentre cerca nuove aree di crescita. L'acquisizione, secondo il quotidiano finanziario Nikkei, varrebbe almeno 6 miliardi di dollari e il mercato, dicono i trader, è preoccupato sulle modalità con cui Renesas finanzierebbe una simile operazione.
SHANGHAI e HONG KONG sono in netto calo, anche a seguito dell'indagine Pmi che mostra come ad agosto la crescita dell'attività manifatturiera sia rallentata ai minimi da 14 mesi. Non ha aiutato l'inclusione di un altro gruppo di titoli cinesi nell'indice dei mercati emergenti du MSCI.
SYDNEY ha chiuso in lieve calo (-0,09%), mentre SINGAPORE e TAIWAN hanno registrato perdite più accentuate, rispettivamente -0,4% e -0,9%.
Anche SEUL è in calo sull'onda dei timori per l'escalation nei rapporti commerciali Usa-Cina, mentre il rendimento dei titoli di Stato è ai minimi da ottobre 2017.
MUMBAI è l'unica piazza positiva della regione, con +0,1%.