13 novembre (Reuters) - I mercati asiatici sono sostanzialmente piatti dopo i deboli dati sull'economia cinese, mentre i prezzi del greggio restano su minimi pluriennali.
Intorno alle 8,35 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, si attesta a -0,01% a 480,07 punti.
L'indice giapponese Nikkei ha chiuso in aumento dell'1,14%, nuovo massimo da sette anni, sulle indiscrezioni di stampa secondo cui il premier Shinzo Abe avrebbe deciso di convocare elezioni anticipate.
In Cina la crescita della produzione industriale a ottobre è rallentata oltre le attese al 7,7% rispetto a un anno fa, mentre la crescita degli investimenti fissi ha raggiunto i minimi da 13 anni ed è rallentato il ritmo delle vendite al dettaglio.
SHANGHAI è in leggero calo sulla scia delle small-cap, mentre i titoli delle blue chip resistono in vista del lancio di una piattaforma di scambio comune Shanghai-Hong Kong, che dovrebbe determinare l'afflusso di fondi stranieri in società cinesi large-cap e mid-cap.
In leggero aumento HONG KONG. Prada perde lo 0,21%.
TAIWAN ha chiuso in controtrend a +0,7%, anche se Quanta Computer ha perso circa il 4% dopo i risultati del terzo trimestre.
Anche SINGAPORE è positiva, guidata dal buon rialzo di United Overseas Bank e DBS Group Holdings, che avevano perso rispettivamente il 4,72% e lo 0,9% nella seduta precedente.
SEUL ritraccia rispetto ai guadagni iniziali dopo che la Banca di Corea ha mantenuto invariati.
MUMBAI in leggera diminuzione sulle prese di profitto, dopo che gli indici hanno raggiunto livelli record nella seduta di ieri. Le blue chip guidano il calo. Whirlpool of India è salito del 20%, record storico per il titolo.
SYDNEY ha chiuso in calo per la quarta seduta consecutiva in scia al calo delle materie prime che ha colpito i big del settore risorse.