Investing.com - La maggior parte dei titoli asiatici si è mantenuta in un range stretto questo mercoledì, mentre la cautela in vista dei dati economici chiave dalla Cina ha compensato il crescente ottimismo per un cambio di rotta anticipato da parte della Federal Reserve.
Diversi funzionari della Fed hanno espresso dubbi sui futuri aumenti dei tassi di interesse. Christopher Waller, noto falco, ha affermato che la banca probabilmente manterrà i tassi fermi per il resto dell’anno e che l’allentamento dell’inflazione la porterà a tagliare i tassi nel 2024.
Le sue dichiarazioni hanno fatto crescere le aspettative su un possibile aumento dei tassi da parte della Fed già nel marzo 2024, stimolando alcuni flussi verso gli asset orientati al rischio. Gli elevati tassi di interesse statunitensi sono stati un punto di pressione fondamentale per i mercati asiatici nell’ultimo anno, con l’esaurirsi dei flussi di capitale estero verso la regione.
Attesi i dati PMI cinesi
In Cina c’è grande attesa per i dati chiave sull’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) previsti per giovedì. Si prevede che i dati mostrino un calo sostenuto nell’attività manifatturiera, il principale motore economico del Paese.
Gli investitori restano piuttosto restii nei confronti dei titoli cinesi prima della lettura, con gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite in calo rispettivamente dello 0,5% e dello 0,2%. Le perdite dei titoli della Cina continentale hanno fatto scendere anche l’indice Hang Seng di Hong Kong dell’1,1%.
Un avvertimento sul calo della spesa dei consumatori da parte dell’azienda di consegne alimentari Meituan (HK:3690) ha anche smorzato il sentimento verso la Cina. Il titolo ha perso l’8,2% ed è stato il peggior performer dell’Hang Seng, anche se ha registrato forti utili nel terzo trimestre.
La cautela nei confronti della Cina ha mantenuto la maggior parte delle altre borse asiatiche in un range ristretto, dato che il Paese è una fonte fondamentale di domanda di esportazioni per la maggior parte della regione.
L’indice sudcoreano KOSPI è rimasto piatto, mentre l’indice giapponese Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,2%. Per giovedì sono previsti anche i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio dei due Paesi.
I future per l’indice indiano Nifty 50 hanno indicato un’apertura positiva, con le azioni del Gruppo Adani che potrebbero estendere i guadagni dopo che la Corte Suprema ha riservato il suo verdetto sulle petizioni contro il conglomerato per le accuse sollevate dallo short seller Hindenburg Research all’inizio di quest’anno.
Adani Enterprises Ltd (NS:ADEL), l’azienda di punta del conglomerato, è salita di quasi il 9% martedì.
Azioni australiane sostenute da un’inflazione più contenuta
L’indice australiano ASX 200 è stato tra i migliori performer della giornata, salendo dello 0,4% dopo che i dati hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo inflazione è sceso più del previsto nel mese di ottobre.
La lettura ha segnalato che gli alti tassi di interesse stanno avendo l’effetto desiderato nel ridurre l’inflazione e ha anche aumentato le speranze che la Reserve Bank of Australia non aumenti ulteriormente i tassi di interesse.
Tuttavia, la lettura è rimasta ben al di sopra dell’intervallo di riferimento della RBA, mentre anche l’inflazione sottostante è rimasta persistente. Ciò potrebbe far pensare che i tassi di interesse australiani rimarranno più alti nei prossimi mesi.