Di Peter Nurse
Investing.com – I mercati europei sono in calo questo lunedì, dopo i dati deboli sul PIL britannico che alimentano i timori di un rallentamento nell’area, mentre le banche centrali intervengono contro l’inflazione.
Alle 09:50 CEST il DAX tedesco è in calo dell’1,4%, il CAC 40 francese cede l’1,5% ed il FTSE 100 britannico è in calo dello 0,9%.
I dati rilasciati stamane hanno mostrato che l’economia Britannica si è contratta ad aprile, con il prodotto interno lordo in calo dello 0,3% mentre i settori manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni sono scesi contemporaneamente per la prima volta da gennaio 2021.
I dati giungono in vista del vertice di giovedì della Banca d’Inghilterra, dalla quale ci si aspetta il quinto aumento consecutivo di 25 punti base dei tassi di interesse da dicembre, in quanto l’inflazione ha raggiunto il massimo di quattro anni del 9% ad aprile.
L’Europa ha già subito un bel colpo dai listini asiatici con il Nikkei, il KOSPI e l’Hang Seng in calo di circa il 3%, facendo seguito ai dati di venerdì che hanno mostrato o che l’ IPC USA ha registrato il maggiore aumento annuo dal dicembre 1981, come hanno mostrato i dati di venerdì.
Dalla Fed ci si attende un nuovo aumento dei tassi di interesse di altri 50 punti base questo mercoledì, dopo gli aumenti di 75 punti base già decisi da marzo.
Per quanto riguarda le altre banche centrali, per giovedì è attesa la decisione della BoE e la decisione della BoJ seguirà venerdì.
A preoccupare ulteriormente i mercati la notizia di una nuova “intensa” epidemia di COVID-19 nel distretto più popoloso di Pechino, Chaoyang.
Per quanto riguarda le notizie corporate, il titolo Sanofi (EPA:SASY) (NASDAQ:SNY) è sceso dello 0,8% nonostante la casa farmaceutica abbia dichiarato che il vaccino contro il COVID-19 sviluppato con GSK (LON:GSK) in due test ha mostrato di poter riuscire a proteggere contro le principali varianti del virus, se utilizzato come booster.
Il petrolio è in calo, dopo la notizia di nuovi casi di COVID-19 a Pechino, notizia che alimenta timori per la domanda.
Il greggio USA è scambiato in calo l’1,8%, 118.56 a barile, il greggio Brent è sceso dell’1,7% a 119,95.
I future dell’oro sono in calo dello 0,8% a 1.859,95 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD è in calo dello 0,5% a 1,0463.