Investing.com - Apertura mista per le principali piazze europee questo lunedì, gli investitori accolgono i dati positivi cinesi e tengono d’occhio l’inizio delle trattative sulla Brexit
L’indice EURO STOXX 50 cede lo 0,22%, il francese CAC 40 scende dello 0,14% ed il tedesco DAX 30 segna -0,41%.
I dati positivi cinesi sul PIL del secondo trimestre hanno sostenuto il sentimento rialzista. Il PIL della seconda economia mondiale è cresciuto del 6,9% nel trimestre da aprile a giugno, contro le aspettative di una crescita al 6,8%.
Gli altri dati cinesi di giugno sulla produzione industriale, sugli investimenti fixed asset e sulle vendite al dettaglio hanno superato le aspettative.
In Europa i dati sull’inflazione non sono stati rivisti a giugno, mostrando un aumento dell’1,3% su base annua, mentre l’inflazione core è rimasta stabile all’1,1%, in vista della decisione di politica monetaria della BCE attesa per giovedì.
Oggi si sono incontrati i responsabili dei negoziati per la Brexit di GB e UE e si sono impegnati a "mandare avanti il lavoro" di negoziazione sulle condizioni dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea”.
"Lo scorso mese abbiamo iniziato bene ma ora stiamo entrando nel vivo della questione", ha dichiarato il Segretario per la Brexit David Davis alla stampa dopo essere stato ricevuto dal responsabile dei negoziati per l’UE Michel Barnier presso la Commissione europea.
Per quanto riguarda le notizie corporate, Weir Group (LON:WEIR) schizza sull’indice paneuropeo Stoxx 600 con un rialzo di oltre 8 punti percentuali dopo aver dichiarato una previsioni di utili superiori alle stime degli analisti.
Telenor (OL:TEL) schizza dell’8% dopo che l’azienda di telecomunicazioni norvegese ha alzato le previsioni per il 2017 dopo un secondo trimestre in salita.
Intanto, il prezzo del greggio è in calo questo lunedì per via dei timori sulle scorte globali.
Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito {{ecl-1652||a 765}, il massimo dall’aprile 2015, un dato che conferma i timori che l’aumento dell’attività estrattiva statunitense stia rischiando di vanificare i tentativi dei principali produttori di riequilibrare il mercato.
Misti gli energetici. Il titolo del colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) scende dello 0,10%, l’italiana ENI (MI:ENI) sale dello 0,15% e la norvegese Statoil (OL:STL) scende dello 0,57%.
Positivi i titoli del settore finanziario, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che scendono dello 0,84% e dello 0,84%, mentre in Germania Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) segnano rispettivamente -0,21% e -0,67%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) segnano rispettivamente +0,14% e -0,35% , mentre in Spagna BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) registrano un calo dello 0,96% e dell’1,14%.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime sale dello 0,22%,
Glencore (LON:GLEN) sale dell’1,58%, Anglo American (LON:AAL) segna +2,10%, BHP Billiton (LON:BLT) segna +0,84% e Rio Tinto (LON:RIO) segna +0,64%.
In salita gli energetici britannici: BP (LON:BP) sale dello 0,84% e la rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) segna +0,46%.
Misti anche i titoli finanziari britannici: HSBC Holdings (LON:HSBA) sale dello 0,34%, Royal Bank of Scotland (LON:RBS) scende dello 0,36%, Lloyds Banking (LON:LLOY) cede lo 0,37% e Barclays (LON:BARC) scende dello 0,53%.
Negli Stati Uniti, i future puntano ad un’apertura stabile. I future Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,01%, i future S&P 500 scendono dello 0,02%, mentre i future Nasdaq 100 segnano +0,03%.