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Borse Ue: future in rialzo dopo l'inflazione Usa, oggi tocca alla BoE

Pubblicato 11.05.2023, 08:33
Aggiornato 11.05.2023, 08:43
© Reuters.
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Di Peter Nurse

Investing.com - E' attesa in rialzo l'apertura dei mercati europei questo giovedì dopo gli ultimi dati sull'inflazione statunitense e prima dell'ultima decisione della Banca d'Inghilterra. Leggi anche: Inflazione Usa a minimi in due anni, la Fed potrebbe fare una pausa sui tassi - IG

I dati pubblicati mercoledì pomeriggio hanno mostrato che i prezzi al consumo statunitensi sono aumentati ad aprile a un ritmo più lento del previsto, sollevando le speranze di una pausa dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Anche grazie alla lettura, l'indice tecnologico Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo dell'1% a Wall Street con S&P 500 in aumento dello 0,6%, dando un input al sentiment europeo. Tuttavia, i dati sull'inflazione cinese, più deboli del previsto, hanno evidenziato un rallentamento della ripresa economica nella più grande economia asiatica e un importante mercato di esportazione per le maggiori società europee.

A Londra, la Bank of England terrà la sua ultima riunione di definizione delle politiche nel corso della sessione, e si prevede che i suoi politici autorizzeranno un 12° aumento consecutivo dei tassi, dato che l'inflazione del Regno Unito rimane a due cifre, la più alta di tutte le principali economie.

Tra le notizie societarie, Merck KGaA (ETR:MRCG) ha avvertito che gli utili operativi potrebbero diminuire fino al 10% quest'anno, a causa dell'oscuramento delle prospettive dell'azienda scientifico-tecnologica tedesca per le attività chimiche speciali.

Thyssenkrupp (ETR:TKAG), al contrario, ha alzato le previsioni per il proprio free cash flow prima di fusioni e acquisizioni, prevedendo che diventi positivo per la prima volta in sette anni. Sono attesi anche gli utili di ITV (LON:ITV), Bayer (ETR:BAYGN), Deutsche Telekom (ETR:DTEGn), RWE (ETR:RWEG) e Prada (HK:1913).

Tra le commodity, Brent e Wti rimbalzano dopo le recenti perdite dovute ai dati sulla domanda di carburante più forti del previsto provenienti dagli Stati Uniti, il principale consumatore di petrolio al mondo. I dati ufficiali statunitensi dell'Energy Information Administration hanno mostrato che le scorte di greggio sono aumentate di quasi 3 milioni di barili la scorsa settimana.

Tuttavia, le scorte di benzina sono diminuite di 3,2 milioni di barili, molto più degli 1,2 milioni previsti, mentre la domanda di jet fuel negli Stati Uniti è salita al livello più alto dal dicembre 2019, suggerendo che la domanda di carburanti per il trasporto rimane resistente negli Stati Uniti.

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