MILANO (Reuters) - Bper (BIT:EMII) Bancaha chiuso il secondo trimestre con un utile netto sotto le attese a causa dei costi straordinari legati all'uscita del personale, in attesa del nuovo piano industriale che l'istituto emiliano presenterà il prossimo 10 ottobre sotto la guida del nuovo AD Gianni Franco Papa.
A Piazza Affari, dopo una partenza debole il titolo tenta il recupero portandosi a ridosso della parità.
Bper ha registrato nel trimestre a fine giugno un utile netto di 266,9 milioni di euro, in calo del 35,5% sullo stesso periodo dell'anno scorso, sotto le attese del consensus LSEG di 387 milioni di euro.
Esclusi i costi one-off, l'utile netto del secondo trimestre, sarebbe stato in linea con il consensus, dice Citi in una nota.
Il broker sottolinea l'attesa del nuovo piano industriale nel quale l'attenzione sarà in particolare concentrata sulle strategie di distribuzione del capitale, data l'elevata posizione patrimoniale dell'istituto e l'attuale livello di payout più basso rispetto alle altre banche.
A fronte di ricavi in progresso del 5,1% sostenuti in particolare dalle commissioni nette (+7,6%), il trimestre vede un'ampia crescita del 30,6% dei costi.
In particolare, Bper ha spesato 173,8 milioni per l'estensione della manovra sul personale che prevede l’accoglimento di circa ulteriori 600 richieste di uscitaanticipata, ad integrazione dell’accordo firmato lo scorso dicembre.
La banca ha inoltre aggiornato la guidance sul 2024, stimando adesso un margine di interesse stabile (prima era atteso in leggero calo), e confermando una "redditività ordinaria" in linea con il 2023.
Per le commissioni nette conferma la "dinamica positivagrazie allo sviluppo dei ricavi da gestione e intermediazione del risparmio e consulenza", mentre i costi operativi sono visti in "leggero aumento" rispetto al 2023, dalla precedente guidance di un andamento stabile.
Nel semestre l'utile è in crescita del 2,8% a 724,2 milioni, il margine di interesse sale dell'8,9% a 1,682 miliardi, e le commissioni nette del 4% a 1,015 miliardi.
A fine giugno il Cet1 ratio era pari a 15,3% dal 14,5% di dicembre 2023, il cost income ratio al 50,6%.
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)