Di Alessandro Albano
Investing.com - Kaisa Group Holdings (HK:1638), tra i maggiori operatori immobiliari cinesi, è stata sospesa dalla Borsa di Hong Kong dopo aver mancato il pagamento di un prodotto riservato ai clienti della divisione wealth management. Lo stop sul titolo ha trascinato al ribasso Borse e titoli del settore, con China Evergrande (HK:3333) che ha perso il 2,5% e l'Hang Seng il -1,4%.
La società con sede a Shenzhen, e con un market cap di circa $1 miliardo, sta affrontando una grave crisi di liquidità come la maggior parte dei costruttori cinesi e, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, starebbe cercando di vendere molti dei suoi asset nella città dove ha sede il gruppo.
A causa del rischio di contagio sul (fragile) contesto immobiliare del Paese, giovedì i bond e il titolo azionario di Kaisa avevano già accusato il colpo cedendo oltre $0,20 su un bond con scadenza al 2026 (dati Bloomberg) e il secondo oltre il -15% (minimi da 2009).
Secondo quanto riferito dal China’s Economic Observer, sulla società gravano CNY12,8 miliardi (circa $2 miliardi) di valore di capitale e interessi su prodotti wealth, niente in confronto al gigante Evergrdande ma abbastanza per aggravare il "credit-crunch" che sta affossando l'immobiliare cinese.
Le prossime scadenze impegnano Kaisa in un pagamento di un'obbligazione da $400 milioni in scadenza il prossimo 7 dicembre e $2,8 miliardi per un prestito con maturity nel 2022. Inoltre, la società dovrebbe pagare l'acconto sul dividendo il 17 dicembre, per un costo totale di circa HK $ 281 milioni (dati Bloomberg).
I dubbi sulla solvibilità di Kaisa (HK:1638) si sono aggravati ad ottobre quando la società ha cancellato diverse meeting con gli investitori, ma secondo affermato dalla stessa società "alcuni investitori retail si sono riuniti giovedì nella sede della società per incontrare il vicepresidente Mai Fan e il management di Kaisa Finance".
Kaisa è "un'azienda responsabile" e sta "facendo tutti gli sforzi per risolvere il suo problema di liquidità accelerando le vendite di asset", ha dichiarato il gruppo, ma nel 2016 è stata tra le prime società immobiliari cinesi ad avviare una ristrutturazione del debito fino a diventare il terzo emittente di bond offshore più grande del Paese con oltre $ 11 miliardi di out-standing bond in dollari (dati Bloomberg).