Il Black Friday è Ora! Non perderti lo sconto del 60% su InvestingProAPPROFITTA DELLO SCONTO

Eni scommette su agricoltura in Africa per espandere produzione biocarburanti

Pubblicato 01.06.2023, 10:19
Aggiornato 01.06.2023, 11:09
© Reuters. Il logo Eni presso la sede di San Donato Milanese.  REUTERS/Stefano Rellandini
BARC
-
BP
-
ENI
-

(Precisa ruolo manager Eni (BIT:ENI))

MILANO (Reuters) - Eni sta investendo in diversi Paesi africani e asiatici, con l'obiettivo di produrre da sola circa un quinto delle materie prime agricole di cui avrà bisogno per il suo business dei biocarburanti entro il 2025, hanno detto due top manager.

Le aziende energetiche scommettono sull'aumento della domanda di carburanti ricavati da oli vegetali, oli da cucina esausti e grassi, ritenendo che giocheranno un ruolo chiave nella decarbonizzazione dei settori dei camion, dell'aviazione e del trasporto marittimo nei prossimi anni.

Per soddisfare questa domanda, Eni sta aumentando la sua capacità di bioraffinazione e, allo stesso tempo, sta espandendo le attività agricole per garantire le forniture e ridurre il rischio di un'eccessiva volatilità nel mercato delle materie prime.

"L'obiettivo è quello di coprire il 20% della nostra produzione di biocarburanti con materie prime provenienti dal nostro business agricolo entro il 2025, una soglia rilevante dal momento che abbiamo aumentato i nostri obiettivi di produzione", ha dichiarato a Reuters Giuseppe Ricci, Chief Operating Officer di Eni Energy Evolution, in un'intervista.

A febbraio Eni aveva dichiarato di puntare a una capacità di bio-raffinazione di oltre 3 milioni di tonnellate all'anno entro il 2025 e di oltre 5 milioni di tonnellate entro il 2030, dagli attuali 1,1 milioni.

Ciò si confronta con le previsioni degli analisti di Barclays (LON:BARC), secondo cui la domanda globale di biocarburanti triplicherà fino a 30 milioni di tonnellate entro la fine del decennio.

Eni ha firmato accordi con diversi Paesi per individuare terreni degradati dove gli agricoltori si dedicano a colture che non competono con la catena alimentare.

"Abbiamo pool di agricoltori locali che coltivano per noi... prendiamo i semi, li spremiamo e portiamo l'olio alle nostre bioraffinerie", dice Guido Brusco, Chief Operating Officer di Eni Natural Resources.

L'olio deriva anche da scarti e residui agroindustriali.

Si prevede che entro il 2026 circa 700.000 agricoltori saranno coinvolti nelle attività agricole di Eni, in base agli accordi firmati con Angola, Benin, Repubblica del Congo, Guinea Bissau, Kenya, Costa d'Avorio, Mozambico, Ruanda e Vietnam. Sono in corso studi di fattibilità in Italia e Kazakistan.

Il modello di business è simile a quello applicato da Eni nel settore degli idrocarburi.

"Stiamo replicando l'integrazione verticale che abbiamo in altre commodity e la logica è quella di ridurre la volatilità, assicurare la materia prima e avere un maggiore controllo sui costi", ha detto Brusco.

Sempre seguendo il modello dell'integrazione verticale, BP (LON:BP) sta valutando la possibilità di acquistare partecipazioni in produttori di materie prime per biocarburanti e di investire direttamente in imprese agricole, ha dichiarato a Reuters Nigel Dunn, responsabile BP per i biocarburanti.Eni sostiene che i biocarburanti possono ridurre le emissioni nette di gas serra tra il 65% e il 90% rispetto ai combustibili fossili, a seconda del tipo di materia prima e del processo di produzione.

© Reuters. Il logo Eni presso la sede di San Donato Milanese.  REUTERS/Stefano Rellandini

"Entro la fine di quest'anno prenderemo la decisione finale di investimento per una nuova bioraffineria a Livorno (Italia)", ha detto Ricci. Questa si aggiungerà alle due bioraffinerie italiane esistenti e a due potenziali nuovi impianti negli Stati Uniti e in Malesia.

Anche se i biocarburanti hanno costi più elevati, il fatto che possano essere prodotti con le infrastrutture esistenti li rende una soluzione competitiva per decarbonizzare i trasporti, ha detto Ricci.

(Francesca Landini, editing Francesca Piscioneri)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.