OraFinanza - Il secondo giro di dati del trimestre delle banche ha confermato ieri che il settore se la passa molto bene, sia per quanto riguarda le attività di investment banking (IPO e M&A), sia per le attività di trading di azioni, bond e materie prime.
Gli utili trimestrali di Morgan Stanley (NYSE:MS) sono aumentati del 147% rispetto a un anno fa, mentre quelli di Bank of America (NYSE:BAC) sono raddoppiati. Il dato sulle vendite al dettaglio di dicembre sono stati un po’ più deboli del previsto a causa del noto rallentamento della vendite di automobili, ma nel complesso, il rapporto ha mostrato la continua voglia di shopping dei consumatori.
Le azioni non sono però riuscite a mantenere lo slancio del giorno prima e hanno chiuso in ribasso: S&P500 -0,2%, Nasdaq -0,9%.
Al Congresso di Washington i senatori hanno interrogato il candidato alla carica di Segretario al Tesoro del presidente eletto Donald Trump, sul suo programma.
In modo pacato, Bessent ha chiarito di sostenere la visione di Trump per quanto riguarda le tariffe e il rapporto del presidente con la Federal Reserve. In precedenza, su questi temi, l’ex gestore di hedge fund era stato meno allineato alla dottrina di Trump esposta in campagna elettorale.
Il Presidente potrebbe anche imporre "una tariffa più generalizzata per aumentare le entrate", ha detto Bessent, facendo eco ai commenti di Trump secondo cui gli Stati Uniti dovrebbero tornare alle pratiche precedenti alla Seconda Guerra Mondiale. I dazi possono essere utilizzati per difendere industrie specifiche o per proteggersi dagli avversari, come già avviene nell'acciaio e con la Cina, ha risposto Bessent ai senatori.
L’aumento delle tariffe doganali non saranno trasferite interamente ai consumatori. Citando la storia delle tariffe e la teoria accademica, il segretario al Tesoro nominato ha spiegato che "se dovessimo, ad esempio, usare un numero che è stato diffuso dalla stampa del 10%, tradizionalmente la valuta si apprezza del 4%, quindi il 10% non viene trasferito".
Ieri è stata una seduta di apprezzamento delle obbligazioni, Treasury Note a dieci anni al 4,61% di tasso di rendimento, da 4,65% del giorno prima.
Il governatore della Federal Reserve Christopher Waller ha dichiarato che la banca centrale statunitense potrebbe abbassare nuovamente i tassi di interesse nella prima metà del 2025 se i dati sull'inflazione continueranno ad essere favorevoli.
"I dati sull'inflazione sono stati molto buoni", ha detto Waller giovedì in un'apparizione sulla CNBC - “Se continuiamo ad avere numeri di questo tipo, è ragionevole pensare che un taglio dei tassi possa avvenire nella prima metà dell'anno", ha detto, aggiungendo che non escluderebbe del tutto un taglio a marzo.
Se i dati futuri sull'inflazione saranno in linea con il rapporto positivo di dicembre, Waller ha detto che la Fed potrebbe tagliare di più quest'anno e prima di quanto gli investitori si aspettino."
Sono ottimista sul fatto che questa tendenza disinflazionistica continuerà e che ci avvicineremo di nuovo al 2% un po' più rapidamente di quanto gli altri pensino", ha dichiarato.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, future Dax di Francoforte +0,2%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha guadagnato lo 0,5% a 35.820 punti, nuovo massimo di lunghissimo periodo. In mattinata viene pubblicato il dato finale sull’inflazione di dicembre nella zona euro.
La borsa di Tokyo è in calo dello 0,5% a fine seduta. Lo yen si indebolisce leggermente, dopo due sedute di apprezzamento: i trader danno al cento per cento un rialzo dei tassi nella riunione di politica monetaria della banca centrale del Giappone della prossima settimana.
Hang Seng di Hong Kong +0,2%. Shanghai Composite +0,2%. L’azionario cinese ha girato al rialzo stanotte, dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici.
Indice BSE Sensex di Mumbai -0,8% in avvio di seduta.
L'economia è cresciuta del 5,4% in ottobre-dicembre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il ritmo più veloce degli ultimi sei trimestri e migliore delle previsioni mediane degli economisti, che si attestavano al 5%. La ripresa è stata più pronunciata su base trimestrale, con una crescita dell'1,6%, la più alta dal marzo 2023.
L'economia cinese ha centrato nel 2024 l'obiettivo di crescita del governo grazie al blitz di stimoli varato in autunno e al boom delle esportazioni. Il prodotto interno lordo è aumentato del 5% nella seconda economia mondiale, secondo i dati pubblicati dall'Ufficio nazionale di statistica venerdì, superando leggermente la stima mediana del 4,9% in un sondaggio di Bloomberg.
”Il più grande punto di forza dell'economia dello scorso anno sono state le esportazioni, molto forti soprattutto se si esclude il fattore prezzo", ha dichiarato Jacqueline Rong, capo economista per la Cina di BNP Paribas SA. "La Cina ha promesso un ulteriore allentamento monetario e una maggiore spesa pubblica quest'anno, mentre l'economia si prepara al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Il presidente eletto degli Stati Uniti ha minacciato di imporre dazi fino al 60% sulle merci cinesi, che potrebbero decimare il commercio con il Paese asiatico. Proprio queste minacce hanno incoraggiato le imprese globali ad anticipare le spedizioni e hanno sostenuto la crescita dello scorso anno.
Sempre stanotte, è emerso che la produzione industriale è cresciuta del 6,2% a dicembre rispetto all'anno precedente, il ritmo più veloce da aprile. Il quadro della domanda interna è più eterogeneo.
Mentre la disoccupazione è aumentata per la prima volta da agosto e le vendite di immobili hanno continuato a contrarsi, i consumi hanno mostrato segni di ripresa in categorie aiutate dalla spinta degli stimoli. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,8% nell'ultimo trimestre, accelerando al ritmo più veloce del 2024 dopo che il governo ha potenziato un programma di sovvenzioni per l'acquisto di elettrodomestici, automobili e attrezzature aziendali.
Gli economisti guidati da Robin Xing di Morgan Stanley stimano che circa il 60% del rimbalzo della crescita annuale sia stato causato dalla politica cinese di stimolo dei consumi e degli investimenti nel settore manifatturiero, mentre il resto è dovuto alle spedizioni.
MFE Media for Europe, Mondadori (BIT:MOED), Banca Mediolanum (BIT:BMED). Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale che regola il controllo esercitato congiuntamente su Fininvest, titolare delle partecipazioni in Mfe, Mondadori e Mediolanum. Il nuovo patto ha durata triennale e non prevede recesso a differenza del precedete, che era a tempo indeterminato.
Unipol (BIT:UNPI). Dopo il completamento fusione tra Unipol Gruppo e UnipolSai (BIT:US), Moody’s ha assegnato il rating 'BAA2' con outlook stabile, Fitch il rating 'A-' con outlook positivo, Morningstar Dbrs il rating 'A (high)', con trend stabile.