NEW YORK (Reuters) - Il dollaro ha toccato un massimo di 10 mesi, spingendo l'euro a un minimo di quasi nove mesi e mantenendo lo yen in un territorio in cui è possibile un intervento delle autorità giapponesi, con gli investitori che scommettono che l'economia Usa gestirà meglio di altre i tassi di interesse elevati.
I Treasury statunitensi si stabilizzano dopo il recente pesante sell-off, sebbene i rendimenti siano rimasti vicini ai picchi di 16 anni.
Intorno alle 16,35, l'indice del dollaro statunitense, che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di altre principali valute, raggiunge 106,51, dopo aver toccato i 106,61, ai massimi dal 30 novembre.
L'euro scende a 1,0519 dollari, mentre la sterlina tocca i 1,2143 dollari.
L'aumento dei rendimenti statunitensi mette in difficoltà lo yen, che scivola ai minimi di 11 mesi a 149,43 per dollaro.
La discesa dello yen verso la soglia psicologica di 150 per dollaro ha messo gli operatori in allerta, alla ricerca di eventuali segnali di intervento da parte delle autorità giapponesi, mentre si rafforza la retorica usata dai funzionari rispetto alla valuta in calo.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)