Investing.com - Elezioni europee che fanno bene ai mercati e tirano un sollievo per i risultati e si tingono di verde.
Il Ftse Mib guadagna l’1,20%, seguito dall’Ibex 35 (+1,04%), dal Dax e dal Cac 40, tutti in verde. Chiuso il Ftse 100 per festività insieme al mercato USA di oggi.
A Milano vola Fiat (MI:FCHA) (+12%), insieme al resto dei titoli legati alla famiglia Agnelli. Exor (MI:EXOR) cresce di quasi l’8%, mentre CNH Industrial (MI:CNHI) aggiunge oltre l’1%. Negativa, invece, la Juventus (MI:JUVE), in flessione del 2% dopo la chiusura del campionato di calcio, mentre proseguono le incertezze relative alle trattative sul nuovo allenatore.
In verde anche i titoli bancari, con Banca IFIS (MI:IF) che guadagna oltre il 2%, seguita da Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Unipol (MI:UNPI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Banca Generali (MI:GASI) e Banco Bpm (MI:BAMI), oltre il +1%.
Le elezioni europee hanno consegnato una Lega oltre il 34%, mentre il 5 Stelle hanno visto un calo sensibile con il 17% ottenuto. Questo potrebbe avere “una ripercussione significativa sull’attuale coalizione di governo”, spiegano da Uncredit. “Secondo noi, la difficoltà di trovare un nuovo bilanciamento dei poteri tra questi due partiti aumenta la possibilità di una crisi di governo nei prossimi mesi”, aggiungono.
Secondo Alessandra Lanza di Prometeia, “nel breve non conviene a nessuno rompere il governo, si cercherà la stabilità”. La situazione potrebbe complicarsi in autunno, quando a “settembre e ottobre, con gli appuntamenti di finanza pubblica saranno al vera cartina di tornasole, sia per i mercati che politicamente. Lì i nodi verranno al pettine e gli investitori, come sempre in queste occasioni, mostreranno nervosisimo, con il rischio di prese di posizione speculative nei confronti del Paese che potrebbero far risalire decisamente lo spread”.
La Lega potrebbe “cercare un rimpasto o un nuovo equilibrio a suo favore”, ipotizza Fabio Fois di Barclays (LON:BARC), con il mercato che potrebbe percepire l’esito del voto europeo in Italia “come marginalmente negativo, mentre uno spostamento della leadership a favore della Lega potrebbe essere visto come un passo nella giusta direzione”.