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Ftse resta debole con gli altri indici europei

Pubblicato 14.06.2019, 14:54
© Reuters.  Ftse resta debole con gli altri indici europei

Investing.com - Prosegue il rosso fisso sui mercati europei. Il Ftse Mib resta sotto la parità, mentre maggiori sono le perdite del tedesco Dax, dello spagnolo Ibex 35, del francese Cac 40 e del britannico Ftse 100.

I cattivi dati sulla produzione industriale cinese diffusi nella mattinata hanno spinto le vendite nel vecchio continente, dopo le perdite delle borse asiatiche.

Deboli anche i dati italiani, con i nuovi ordinativi industriali in calo del 2,4% ad aprile, sulla stessa scia di quelli diffusi ieri. Rallenta anche l’inflazione, in discesa anche sia su base annuale che mensile.

A Piazza Affari, intanto, il calo dello spread (257 punti) non sostiene il FTSE Italia All Share Banks, ancora in rosso, condizionati anche dalla situazione dei crediti in soffrenza in Europa. “Sembra che gli afflussi di nuovi Npl siano ancora elevati, soprattutto se si considera il ciclo economico", ha spiegato Andrea Enria, capo della Vigilanza della Bance centrale europea.

"Sembra inoltre che alcune banche con elevati Npl stiano ancora segnalando tassi di insolvenza crescenti, cosa che ci preoccupa e che ci porta a sollecitare le banche a bloccare questa tendenza ripensando i loro criteri di concessione del credito e dialogando con i debitori indifficoltà", ha aggiunto.

Tra i titoli finanziari peggiori troviamo Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), FinecoBank (MI:FBK) e Unipol (MI:UNPI) in calo dell’1%, seguite da Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Ubi Banca (MI:UBI), Bper Banca (MI:EMII), Banca Mediolanum (MI:BMED), Mediobanca (MI:MDBI) e Banca IFIS (MI:IF), tutte in rosso.

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Tra le blue chips, passa in testa tra i negativi la Juventus (MI:JUVE), superando così STMicro, entrambe in flessione di oltre il 3%. Male anche Recordati (MI:RECI), in calo dell’1%, insieme ai titoli petroliferi sotto pressione a causa delle incertezze geopolitiche a seguito dell’attacco di ieri a due petroliere in Oman.

Mantengono il verde Amplifon (MI:AMPF), Moncler (MI:MONC), Diasorin (MI:DIAS) e Prysmian (MI:PRY), in crescita dell’1%, seguite, tra le altre, da Enel (MI:ENEI), Italgas (MI:IG), Ferragamo (MI:SFER), Unicredit (MI:CRDI), Pirelli (MI:PIRC) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP).

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