Di Peter Nurse
Investing.com - I titoli azionari statunitensi apriranno al ribasso questo venerdì, sulla scia del brusco selloff della seduta precedente, dopo il report sull’inflazione che ha alimentato le aspettative di una risposta aggressiva dalla Federal Reserve, spingendo gli investitori ad allontanarsi dagli asset più rischiosi.
Alle 7:05 ET (12:05 GMT), il contratto dei future Dow scende di 140 punti, o dello 0,4%, i future S&P 500 vanno giù di 22 punti, o dello 0,5% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 85 punti, o dello 0,6%.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di oltre 500 punti, o dell’1,5%, ieri, la sua performance giornaliera peggiore dal 18 gennaio, mentre l’S&P 500 ha segnato un tonfo dell’1,8% ed il Nasdaq Composite è crollato del 2,1%.
I dati di ieri hanno rivelato che i prezzi al consumo USA hanno registrato l’aumento annuo maggiore in 40 anni, spingendo il Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard a chiedere un aumento di un intero punto percentuale per i tassi di interesse nei prossimi tre vertici della banca centrale statunitense.
Il rendimento dei Treasury decennali è schizzato sopra il 2% per la prima volta dal 2019 e Goldman Sachs ora si aspetta sette aumenti da 25 punti base dalla Fed quest’anno, contro i cinque stimati in precedenza.
Il più importante dato economico di questo venerdì è il report sul sentimento dei consumatori del Michigan di febbraio, indice che dovrebbe essere lievemente salito a 67,5 da 67,2 di gennaio. Le aspettative sull’inflazione a 5 anni contenute nel report saranno seguite attentamente per capire quanto velocemente o meno i rischi di inflazione possano diventare radicati.
Tra le notizie sulle aziende, Expedia (NASDAQ:EXPE) segna un’impennata del 4% negli scambi premarket, dopo che l’agenzia di viaggi online ha registrato un profitto nel quarto trimestre, affermando che l’impatto della recente ondata di Covid-19 è stato meno grave e meno breve rispetto alle precedenti.
Il titolo Zillow (NASDAQ:Z) schizza del 14%: la società immobiliare ha riportato un altro ottimo ricavo trimestrale, con il mercato immobiliare che resta surriscaldato. L’azienda fintech Affirm (NASDAQ:AFRM), invece, crolla del 10% sulla scia delle previsioni deboli.
I prezzi del petrolio salgono questo venerdì, grazie alla decisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia di alzare le stime sulla domanda mondiale 2022 di 870.000 barili al giorno, aggiungendo che la “cronica” lotta della coalizione OPEC+ per riaccendere la produzione potrebbe spingere i prezzi ancora più in alto.
Detto questo, il mercato del greggio si prepara al primo ribasso settimanale da metà dicembre, con il dato sull’inflazione statunitense che implica aggressivi aumenti dei tassi di interesse, che spingeranno il dollaro e rallenteranno la domanda.
Inoltre, le trattative sul nucleare iraniano sembrano procedere, il che potrebbe risultare nel ritorno delle esportazioni petrolifere sul mercato globale da parte della nazione del Golfo Persico.
Alle 7:05 ET, i future del greggio USA salgono dell’1,3% a 91,06 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dell’1,1% a 92,45 dollari. Entrambi i contratti hanno registrato nuovi massimi di sette anni questa settimana, ma si avviano comunque al primo calo settimanale dopo sette rialzi settimanali consecutivi.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,5% a 1.827,90 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,1404, giù dello 0,2%.