Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi è indicata in ribasso questo venerdì, in scia al selloff della seduta precedente, nei timori che un solido report sull’occupazione non agricola per aprile alimenti le aspettative di un aggressivo inasprimento della politica monetaria.
Alle 13:00 CEST, i future Dow scendono di 100 punti, o dello 0,3%, i future S&P 500 sono in calo di 23 punti, o dello 0,6%, ed i future Nasdaq 100 sono in rosso di 115 punti, o dello 0,9%.
I tre principali indici di Wall Street sono crollati ieri, con il blue-chip Dow Jones Industrial Average giù di oltre 1.000 punti, o del 3,1%. Il Nasdaq Composite ha segnato -5%, con i rendimenti dei Treasury volati oltre il 3%.
E questo dopo il rally di sollievo seguito al vertice di mercoledì della Federal Reserve. La volatilità suggerisce che il mercato fatica a capire come valutare l’inflazione ed il rallentamento della crescita.
Gli investitori si focalizzeranno sul report sull’occupazione non agricola di aprile alle 14:30 CEST, nella previsione di un aumento di 391.000 unità.
I dati più seguiti nel report saranno il tasso di partecipazione e la media dei compensi orari.
Tra le notizie sulle società, Lucid (NASDAQ:LCID) ha riportato una perdita minore del previsto dopo la chiusura ieri, mentre Live Nation Entertainment (NYSE:LYV) ha registrato profitti solidi con la ripresa di sport e concerti.
Riflettori accesi anche su Tesla (NASDAQ:TSLA): secondo Reuters il produttore di auto elettriche punta ad aumentare la produzione nell’impianto di Shanghai a 2.600 auto al giorno dal 16 maggio, nel tentativo di riportare la produzione ai livelli precedenti al lockdown nella città.
Attesi gli utili di Under Armour (NYSE:UA) e Cigna (NYSE:CI) prima della campanella.
I prezzi del petrolio salgono questo venerdì, avviandosi al secondo rialzo settimanale consecutivo, nei timori per la situazione delle scorte globali.
L’UE cerca di rimuovere il maggiore ostacolo all’embargo su petrolio e prodotti raffinati russi, offrendo esenzioni ad alcuni stati membri.
I future del greggio USA salgono del 2,1% a 110,55 dollari al barile, mentre il contratto del Brent segna +2,2% a 113,29 dollari.
Intanto, i future dell’oro sono in salita dello 0,5% a 1.884,35 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0591, su dello 0,5%.