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Generali: azioni in calo dopo conti (sopra le attese) e avvio buyback

Pubblicato 21.05.2024, 10:14
© Reuters.
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Investing.com – Generali (BIT:GASI) sotto i riflettori sul FTSE MIB oggi dopo i conti.

Alle 10 il titolo del Leone alato è in fondo al listino milanese, cedendo il 2,73% rispetto ai 23,84 euro per azione della chiusura di ieri. Eppure, i risultati del primo trimestre hanno superato le attese dei mercati.

L’utile del primo trimestre batte le previsioni

Generali ha chiuso il primo trimestre 2024 con un utile netto normalizzato a 1,1 miliardi (-9,0%). Il risultato sarebbe in aumento dell’8% escludendo un utile non ricorrente, relativo a un’operazione immobiliare, realizzato nello stesso periodo dell’anno scorso.

In base al consensus indicato dalla compagnia triestina, gli analisti si aspettavano un utile netto di 979 milioni di euro.

Nel trimestre il risultato operativo è cresciuto del 5,5% arrivando a quota 1,9 miliardi grazie al contributo di tutti i segmenti di business.

I premi lordi sono saliti a 26,4 miliardi di euro (+21,4%), grazie ad entrambi i segmenti Vita e Danni.

Positiva la raccolta netta Vita a 2,3 miliardi,interamente guidata dalle linee puro rischio e malattia e unit-linked, in linea con la strategia di gruppo.

Contemporaneamente, il valore della nuova produzione è aumentato del 5% e il Combined Ratio si è attestato a 91% (+0,3 p.p.). Si conferma solida la posizione di capitale, con Solvency Ratio al 215% (220% sull’intero anno 2023).

Generali avvia Buyback da 11,3 milioni di azioni

La società oggi ha annunciato anche di aver avviato il riacquisto di azioni proprie per un massimo di 11,3 milioni di azioni da destinare all’esecuzione del piano di incentivazione a lungo termine del gruppo denominato “Piano LTI 2023-2025”.

A tal fine, Generali ha sottoscritto un buyback agreement con Citigroup Global Markets Europe AG. Il contratto prevede il riacquisto di massimo 11 milioni e 300 mila azioni di Generali a partire dal 22 maggio 2024 e si concluderà entro il mese di agosto 2024.

Il prezzo minimo di acquisto delle azioni non potrà essere inferiore al valore nominale implicito del titolo al tempo vigente, mentre quello massimo non potrà essere superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto ed in ogni caso per un controvalore complessivo massimo non superiore a 300 milioni di euro.

Raggiunto target dividendi 2022-2024

In base ai risultati del primo trimestre, il gruppo ha confermato “l’impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo superiori a 8,5 miliardi di euro nel periodo 2022-2024 e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 miliardi e 5,6 miliardi di euro, con ratchet policy sul dividendo per azione. Con il pagamento del dividendo 2023 il 22 maggio, il gruppo raggiunge quest’ultimo target con dividendi complessivi pari a 5,5 miliardi di euro nel periodo 2022-2024.

In linea con gli obiettivi del piano

“Nel primo trimestre del 2024 prosegue la crescita del risultato operativo di Generali, grazie al solido contributo di tutti i segmenti di business”, ha commentato il group cfo di Generali, Cristiano Borean.

“Grazie al modello diversificato assicurativo e di asset management e alla solida posizione di capitale, guidata dalla forte generazione normalizzata di capitale, siamo pienamente in linea per raggiungere con successo tutti gli obiettivi della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ ”, ha spiegato Borean.

Maggiori dettagli verranno rivelati nella conference call che lo stesso cfo terrà alle 12 insieme al general manager, Marco Sesana, e al ceo Insurance, Giulio Terzariol.

Nell’ultimo anno in Borsa Milano le azioni Generali sono cresciute di oltre il 35%, con una capitalizzazione di mercato che al 21 maggio si attesta a circa 35,96 miliardi di euro.

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