Di Alessandro Albano
Investing.com - "Gli investitori stranieri sono tornati". Così scrive in una nota ripresa da Cnbc Frank Benzimra e Tsutomu Saito, strategist per la regione asiatica di Societe Generale, dopo che l'indice TOPIX giapponese ha superato mercoledì i 2.233 punti guadagnando lo 0,3%, il livello più alto mai toccato dall'agosto 1990.
Con l'indice che è costituito da 2.000 società inclusi i colossi SoftBank (TYO:9984), Nintendo (TYO:7974) e Sony (TYO:6758), da Société Generale hanno fatto notare che gli investitori stranieri hanno acquistato titoli giapponesi per un valore netto di 2,1 trilioni di yen (15,4 miliardi di dollari) solo nel mese di aprile.
A questo si aggiunge la costanza del settore corporate del Paese, che da inizio anno ha acquistato sul mercato volumi netti di 1,1 trilioni di yen di titoli azionari.
Con il Nikkei 225 anch'esso in trend rialzista e ai massimi dal novembre 2021, dalla banca francese spiegano che a guidare il sentiment sui titoli nipponici è l'approccio ancora accomodante della banca centrale del Giappone e la debolezza dello yen registrata nei mesi scorsi.
La moneta, considerata come una delle valute più sicure, potrebbe però qualche pressione al rialzo visto che la BoJ, ora guidata da Kazuo Ueda, è in procinto di rivedere i target di politica monetaria tra cui l'obiettivo di rendimento dei titoli decennali.
La banca, che come obiettivo ha il controllo delle curva dei rendimenti, potrebbe portare il range di rendimento a 100 punti base al di sopra e al di sotto del suo obiettivo per i titoli decennali fissato allo 0%, dopo aver aumentato questo spread a 50 punti base nella riunione di dicembre.
"Questo sarebbe rialzista per lo yen, ma non automaticamente ribassista per i prezzi delle azioni, affermando da SG, precisando che lo yen rimane "in un territorio profondamente sottovalutato".
Inoltre, il cambiamento della BoJ sarà "molto graduale, senza l'eliminazione della politica di controllo della curva dei rendimenti (YCC) e con aumenti dei tassi di interesse previsti nei prossimi due anni".
A SG hanno poi sottolienato di mantenere una posizione di OverWeight sui titoli giapponesi, con preferenze per "banche, finanziari e value".
Rischi da contesto internazionale
La view della banca francese è condivisa anche da Goldman Sachs (NYSE:GS), che in una nota riprese sempre dalla Cnbc spiega le ragioni per la propria visione positiva sull'azionario di Tokyo.
"In particolare - hanno scritto - notiamo la solidità dei fondamentali rispetto ai titoli dei mercati esteri e riteniamo che le aspettative di cambiamenti/riforme strutturali possano spingere ulteriormente al rialzo le azioni giapponesi".
Con la possibilità di riforme strutturali in futuro, da Goldman hanno aggiunto: "Riteniamo che i principali rischi per la nostra view rialzista sulle azioni giapponesi provengano da fattori esterni come il problema del tetto del debito degli Stati Uniti, il rischio di recessione e il rischio geopolitico".
Lato macro, ricordiamo che questa mattina sono stati resi noti i dati sul Pil, che hanno evidenziato una crescita dello 0,4% nel primo trimestre q/q dopo lo 0% registrato nel quarto trimestre 2022, superando le stime del mercato che prevedevano un aumento dello 0,1%.
Si è trattato del ritmo di espansione più rapido dal secondo trimestre 2022, con i consumi privati che sono aumentati dello 0,6% e gli investimenti delle imprese che sono cresciuti dello 0,9%.