Secondo Macquarie, l'ultimo rapporto sull'occupazione di novembre ha mostrato un quadro economico complesso. Il rapporto ha indicato un aumento del numero di buste paga di 227.000 unità, in parte una correzione delle distorsioni del mese precedente causate da scioperi e condizioni meteorologiche avverse. I dettagli sottostanti del rapporto sono stati considerati positivi.
Tuttavia, l'indagine sulle famiglie ha presentato uno scenario meno roseo. Il tasso di disoccupazione ha registrato un leggero aumento da un 4,14% non arrotondato al 4,25%, risultato di una riduzione dell'occupazione nelle famiglie. Il rapporto suggerisce che l'aumento della disoccupazione avrebbe potuto essere più pronunciato se il tasso di partecipazione al lavoro non fosse diminuito.
Una statistica degna di nota è il rapporto occupazione-popolazione per gli individui di età compresa tra 25 e 54 anni, che è diminuito di 0,5 punti percentuali negli ultimi due mesi.
Si prevede che i risultati contrastanti del rapporto sull'occupazione di novembre influenzeranno il processo decisionale della Federal Reserve. Si prevede che la banca centrale attuerà un taglio dei tassi di 25 punti base il 18 dicembre.
Questa mossa si allinea con le Prospettive Economiche Globali di Macquarie, che prevedono solo un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base nel 2025, potenzialmente aggiustando il tasso dei fondi federali a un intervallo tra il 4,0% e il 4,25%.
La debolezza evidenziata nella componente dell'indagine sulle famiglie del rapporto suggerisce che potrebbe esserci una tendenza verso la possibilità di più tagli dei tassi rispetto a quanto precedentemente previsto. L'analisi di Macquarie indica che i rischi associati alla previsione di base del tasso dei fondi federali potrebbero propendere verso un numero maggiore di riduzioni.
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